In alto i calici per Radici del Sud, il festival dedicato al vino autoctono meridionale
A Bari da oggi, 7 giugno al 13 giugno, l’undicesima edizione. Animeranno l’evento 184 diverse cantine della Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia con oltre 400 etichette in concorso
Il 13 giugno l’appassionante giornata conclusiva aperta al pubblico: la grande festa dedicata ai 420 vini in libera degustazione insieme alla cucina di osti e chef migliori del sud Italia.
Sono 184 le aziende di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia pronte a partecipare con oltre 420 diverse etichette a Radici del Sud 2016, a Bari da martedì 7 fino a lunedì 13 giugno. La ricca adesione, anche quest’anno, conferma la piena fiducia da parte delle cantine all’evento di marketing e promozione che, negli ultimi 10 anni, ha dato un prezioso contributo al comparto dei vini da vitigno autoctono del meridione.
Novità sarà l’assetto della giuria. Quest’anno, infatti, varia in modo sostanziale rispetto al passato. Invece di essere divisi in gruppi diversi, quello estero e quello nazionale, tutti i giornalisti degusteranno insieme i vini in concorso nella stessa giuria. L’altra sarà invece composta dalla compagine dei compratori e degli importatori, anche in questo caso sia italiani che stranieri provenienti da 13 paesi esteri (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Canada, Giappone, Lituania, India, Polonia e Brasile).
Per arricchire la già cospicua selezione dei vini, per la prima volta Radici del Sud accoglierà in concorso, anche glispumanti ottenuti da uve autoctone, con metodo charmat o classico, suddivisi in bianchi, rosé e rossi.
Radici Del Sud 2016 contempla una serie di attività che si svilupperanno nell’arco di più giornate, alcune dedicate agli incontri BtoB (8-10 giugno) fra i buyer e gli esperti esteri con i produttori di vino, altre dedicate alla conoscenza delle realtà produttive del meridione attraverso la visita diretta delle cantine da parte della stampa estera.
“Ci sarà l’occasione di trovare punti di convergenza riguardo alla sostenibilità confrontandoci tra i vari attori del settore vino e dell’agroalimentare. – spiega Nicola Campanile, patron di Radici del Sud – Preservare il bene della terra significa garantirgli lunga vita, migliorare la qualità e il valore identitario della vite e del suo habitat per salvaguardare l’unicità della nostra agricoltura come valore culturale tra i più apprezzati al mondo; è in questo ambito che si consuma la sfida dei prossimi anni”.
Alle 19, 30 andrà in scena la conferenza conclusiva “Alle origini della sostenibilità” e per l’occasione interverranno numerosi ospiti stranieri e italiani tra cui i rappresentanti delle associazioni pugliesi di settore come Assoenologi, Le Donne del Vino, Vinarius, Slow-wine e DeGusto Salento.
Il 13 giugno sarà la giornata dedicata al pubblico enoappassionato. Dalle 10 fino alle 20, presso l’Una Hotel Regina di Bari, circa 150 aziende di vino accoglieranno il pubblico italiano e straniero. I visitatori potranno così, presso i banchi d’assaggio, conoscere le diverse produzioni delle cantine e dialogare direttamente con il produttore informandosi sulle peculiarità delle etichette. Inoltre, ci saranno anche gli stand di piccoli produttori locali di salumi e formaggi e i giovani chef dell’Istituto Eccelsa che durante la prima parte del Salone proporranno piatti a i visitatori.
Infine a partire dalle 20.30, inizierà la grande festa dedicata ai 420 vini in libera degustazione insieme alla cucina di osti e chef migliori del sud Italia.
Informazioni:
Radici del Sud
Ufficio stampa Radici del Sud
Daniela Fabietti