TARANTO. “ Sosteniamo la richiesta dell’IRCCS senza dimenticare che è indispensabile chiudere le fonti inquinanti e bonificare! “
Comunicato stampa dei Verdi della Provincia di Taranto
“I Verdi della Provincia di Taranto, con coerenza e rispetto dei propri programmi elettorali e di governo, rispondono all’appello di quei cittadini che hanno avviato la petizione online “Vogliamo un IRCCS oncologico a Taranto”.
La nostra provincia da anni è fortemente colpita da immissioni di inquinanti provenienti da più fonti che non ci stanchiamo di elencare: ilva, ENI, cementir, discariche, inceneritori e Cemerad e Marina militare.
Non a caso lo studio S.E.N.T.I.E.R.I. registra un incremento di malattie oncologiche e non solo. Siamo contenti del fatto che finalmente, sia tra i promotori dell’iniziativa che tra chi sta accogliendo l’appello, figurano nomi e simboli di movimenti e partiti che sino a qualche mese fa erano forza di governo o collegati a loro o addirittura assessori regionali della giunta Vendola.
Noi Verdi abbiamo sempre proposto l’obiettivo della “prevenzione primaria” ossia la chiusura delle fonti inquinanti, per impedire l’aumento delle incidenze delle malattie e invece paradossalmente assistiamo ad una riduzione dell’offerta ospedaliera con il “Piano di riordino” a causa del quale la popolazione SUBIRA’ DEI DISAGI.
Non solo dunque ci UNIAMO a tutti coloro che ritengono che la Provincia di Taranto, per la sua estrema delicatezza e fragilità in salute, non debba subire riduzioni in materia dei servizi sanitari, ma riteniamo quanto mai urgente la necessità di realizzare un centro di eccellenza per la ricerca e per il ricovero dei malati oncologici, un IRCCS appunto. Attualmente sul territorio abbiamo medici e personale sanitario coraggiosi e estremamente competenti, oltre alla grande sensibilità e umanità che li contraddistingue.
Un IRCCS in questa città, però, consentirebbe di ampliare le conoscenze per combattere malattie causate da inquinamento, conoscenze che gioverebbero non solo ai cittadini di Taranto, ma a quelli che soffrono in tutto il territorio italiano. Chiediamo dunque alle istituzioni di investire risorse adeguate alla vastità della materia da indagare per la ricerca e per la cura a Taranto, che già ha pagato troppo in termini di vite e di salute.
Chiediamo anche noi un IRCCS a Taranto, ma non possiamo nello stesso tempo tralasciare di ribadire la necessità e l’urgenza di chiudere le fonti inquinanti e di bonificare”.