Muffe nel gorgonzola “Dolce”. Allarme in Italia di Rasff: “Sono cancerogene”

Muffe nel gorgonzola “Dolce”. Allarme in Italia di Rasff: “Sono cancerogene”

Le aflatossine sono altamente tossiche e sono ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti

Grazie al Rasff (Sistema di Allerta Rapido Comunitario) la rete europea di informazione che individua con precisione gli episodi a rischio lungo di tutta la filiera con immediato ritiro dei lotti sospetti, nella notifica settimanale a tutela dei consumatori, l’elenco italiano del sistema di allerta inviata dal Ministero della Salute francese del 17 giugno, comprende una segnalazione di allarme livello “rischio grave”, per gorgonzola dolce prodotto in Italia, contenente elevate quantità di aflatoxins (M1 = 0.07 µg/kg – ppb).

Nello specifico, su ordine dell’ autorità, è stato disposto il ritiro dal mercato dei prodotti  contaminati. Le aflatossine (o afflatossine) sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti (genere Aspergillus), Fusarium, oppure da altre muffe. Le aflatossine sono altamente tossiche e sono ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti.In condizioni ambientali favorevoli le spore degli Aspergillus germinano e successivamente colonizzano le granaglie (cereali, legumi, semi oleosi) e la frutta secca, da queste possono trasferirsi ai carboidrati derivati (farine).

Il termine aflatossina deriva proprio dall’Aspergillus flavus, responsabile della prima epidemia da micotossine documentata, riscontrata nel 1961. Tale epidemia si diffuse a partire da una partita di farina di arachidi contaminata che causò la morte di più di 10.000 tacchini e, ignorandone le cause, venne in un primo momento chiamata proprio per questo Malattia X del tacchino (in inglese Turkey X disease).

I prodotti da raccolti coltivati secondo pratiche di agricoltura biologica, che non prevedono trattamenti fungicidi, possono essere più suscettibili alla contaminazione da aflatossine. L’azione mutagena delle aflatossine B1 ed M1 è legata alla formazione dell’epossido, un intermedio metabolico che forma legami covalenti con la catena del DNA. I danni al sistema immunitario invece sono stati dimostrati in vivo su cavie da laboratorio esposte ad 5-6 mg/ml di aflatossine del mais (granaglie).

Gli effetti immunosoppressivi non sono stati ancora verificati sull’uomo ma si è focalizzato l’effettivo potenziale cancerogeno delle aflatossine soprattutto sul fegato oltre a poter indurre mutazioni e causare emorragie dell’apparato digerente. Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita chiunque avesse acquistato questi prodotti a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale, poiché le micotossine in essi contenute, oramai sparse per tutto il prodotto, lo rendono inappropriato al consumo.

In conclusione va ricordato che RASFF è un angelo custode che vigila su tutti i prodotti agroalimentari in Europa. Fu un episodio di terrorismo a far nascere il Rasff. Nel 1978 venne rinvenuto del mercurio all’interno di arance di provenienza israeliana in alcune città tedesche e nei Paesi Bassi. Un gruppo estremista (il sedicente Commando palestinese dell’esercito rivoluzionario arabo) rivendicò di aver contaminato i frutti per distruggere l’economia di Israele.

L’impatto economico della vicenda fu devastante e mandò nel panico l’Europa. In seguito alla vicenda, le autorità di controllo alimentare degli Stati membri si riunirono il 13 febbraio 1979 e proposero di costituire un sistema comunitario di allarme rapido.

viv@voce

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