SAVA. Cimitero. Balordi entrano in una gentilizia e la mettono a soqquadro
Ennesimo atto vandalico. E ci risiamo!
Sabato scorso alcuni parenti dei defunti si recano nella gentilizia di loro proprietà. Appena entrano trovano un disordine incredibile: portafiori riversati sull’altarino. Foto dei propri cari ribaltate. Oggetti religiosi sparpagliati.
Fiori che non stanno più nei bouquet ma che si ritrovano per terra. E’ stato questo lo scenario desolante che si è presentato agli occhi dei proprietari della gentilizia. E questo è avvenuto, in quanto a scoperta, il giorno dopo dell’imbrattamento della lapide della moglie di Pancrazio Prudenzano.
E il Cimitero torna, amaramente, alla ribalta della cronaca savese. Una imponente area che è priva di video sorveglianza, come d’altronde moltissimi Comuni hanno. Senza scordare che il nostro Cimitero ha ben altri ricordi tristissimi da raccontare.
Quasi un decennio fa fu fatta una razzia degli infissi in alluminio. Non molti anni fa, addirittura, fu “prelevata” una pesantissima fontana di ghisa. Oltre ai piccoli, ma significanti, gesti di imbecilli che trovano comodo scavalcare il muro di cinta e fare tranquillamente ciò che la loro stupidità impone.
E’ ora, ma ahimè forse non c’è più il tempo per questa amministrazione comunale, che si pensasse seriamente a collocare all’interno dell’area cimiteriale un servizio di video sorveglianza. Per il rispetto dei morti e contro gli imbecilli e i balordi che, pare, del loro tempo libero non sanno che farsene.
Giovanni Caforio