SAVA. Via Schifone. Cancello laterale della Scuola Papa Giovanni XXIII a rischio caduta
Intervento immediato dei Carabinieri sul luogo
10 luglio. Ore 9.00. “Direttore, può venire in Via Capitano Schifone che c’è il cancello d’entrata della Scuola media a rischio caduta?” E’ questa la telefonata di un lettore del nostro giornale. Il tempo di mettermi in macchina ed ecco la sorpresa: le due ante del cancello tenute con un filo di ferro arrugginito e una catena priva di lucchetto penzoloni.
Ma la cosa più grave è il piantone destro, che regge il peso di una delle due aperture, che è quasi divelto dalla sede. Quindi, di profilo si vede bene l’inclinazione. Una parte del cancello non è più perpendicolare alla base. Piantone che, apparentemente, risulta arrugginito con la sede in asfalto rimossa. I Carabinieri del Comando Stazione di Sava sono rapidi nell’intervento e per la constatazione del serio pericolo.
Da qui i militari chiamano il comando di Polizia municipale per la pertinenza del caso. In questo brevissimo intervallo arriva l’assessore ai Lavori pubblici, il dottor Pasquale Calasso, il quale constata il serio pericolo. Quest’ultimo è dettato dal fatto che l’anta del cancello è pericolosissima in queste condizioni e il rischio che qualche ragazzino, o qualche vandalo, si poggi è terribilmente serio.
Corre il rischio della caduta addosso dell’enorme peso della parte del cancello traballante.
Atterrata la parte del cancello in questione e ostruito l’accesso. Questo è per la cronaca. Ma andiamo ai fatti.
Sono oltre 15 giorni che alcuni lavoratori temporanei del nostro Comune stanno effettuando la pitturazione della enorme ringhiera. Il cancello in questione è stato pitturato e sorge un dubbio per davvero allarmante. Ma nessuno ha controllato questo cancello, prima che venisse pitturato?
Eppure il referente amministrativo su questi lavori del Patrimonio savese è il dottor Calasso, sempre elogiato a sproposito dal sindaco pro tempore IAIA. Calasso gira i “cantieri” come un trottolino, è possibile che lui, così oculato e ben in vista, non si sia accorto di nulla?
E nessuno ha controllato che le due ante erano tenute assieme da un filo di ferro arrugginito e con una catena priva di lucchetto? Meno male come è andata. Se fosse successo “qualcosa” di chi la responsabilità?
Giovanni Caforio