Tavolo nazionale della filiera cerealicola, accolte le proposte della CIA Puglia

Tavolo nazionale della filiera cerealicola, accolte le proposte della CIA Puglia

Il Ministro Martina inserisce le richieste nel pacchetto di azioni anti-crisi presentato a Roma

BARI. “Avanti ieri è stato compiuto un passo avanti nella definizione di soluzioni strutturali per superare la crisi del settore cerealicolo. Non interventi tampone, ma solide basi e proposte concrete da cui ripartire per affrontare le criticità nel medio-lungo periodo, proprio come avevamo evidenziato noi di CIA-Agricoltori Italiani alla vigilia della riunione del tavolo nazionale della filiera cerealicola”.

Il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba esprime cauto ottimismo all’esito della riunione a Roma convocata dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Il Governo ha condiviso alcune delle proposte formulate proprio dalla CIA-Agricoltori Italiani, a partire dalla definizione di nuovi contratti di filiera che rispettino le produzione di qualità.

“Il contratto di filiera rispettoso della caratteristiche del grano pugliese e italiano – continua il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba – può incidere efficacemente contemperando gli interessi produttivi degli agricoltori e quelli di trasformazione e commercializzazione”. CIA-Agricoltori Italiani era presente all’incontro con Agrinsieme, il coordinamento che riunisce anche Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative del settore agroalimentare e Copagri.

Il Ministro Martina ha presentato un pacchetto di sei azioni per un intervento complessivo sul settore: un fondo da dieci milioni di euro per dare avvio a un organico piano nazionale cerealicolo e sostenere investimenti anche infrastrutturali per valorizzare il grano di qualità 100% italiano; la creazione della Commissione unica nazionale per il grano duro; la conferma degli aiuti accoppiati europei Pac per il frumento che equivalgono a circa 70 milioni di euro all’anno fino al 2020; il rafforzamento dei contratti di filiera; la sperimentazione dalla prossima campagna di un nuovo strumento assicurativo per garantire i ricavi dei produttori proteggendoli dalle eccessive fluttuazioni di mercato (modello allo studio che verrà presentato alla Commissione Ue per il via libera).

“Siamo andati a Roma per proporre, e non per protestare, com’è nel nostro stile – conclude Carrabba – Le contrapposizioni avevano generato una fase stallo e non possiamo permettercelo. Apprezziamo che il Governo abbia scelto di intervenire in un’ottica strategica e che condivida la necessità di salvaguardare il reddito degli agricoltori e di dotare il settore, al più presto, di un piano cerealicolo nazionale che valorizzi e tuteli il made in Italy. Rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare, con la volontà di fare tutti insieme il salto di qualità auspicato dal Ministro e continueremo a tenere alta la guardia nell’interesse della parte più debole della filiera”.   

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