Martina Franca. FLASH MOB PER RICORDARE E INTERROGARSI
Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù. 23 agosto “Kunta Kinte, in viaggio verso la libertà”
In occasione della Giornata Internazionale per l’abolizione della schiavitù che si celebra in tutto il mondo il 23 agosto, in tale data lo Sprar di Martina Franca, denominato “La mia nuova città”, nel suo ente gestore Associazione Salam e nel suo ente attuatore Comune di Martina Franca, organizza un flash mob di sensibilizzazione sulle vecchie e moderne schiavitù.
Sarà questa occasione per riflettere insieme ai partecipanti e agli spettatori sulle cause storiche, la pratica e gli effetti della schiavitù e della tratta degli schiavi che per quattro secoli ha interessato milioni di persone. Strappati via dalle loro case, e dai loro affetti, sono stati poi comprati e venduti come “beni a buon mercato” come ricorda anche la triste e nota storia di “Kunta Kinte” protagonista del romanzo Radici.
Da qui, la decisione di chiamare l’iniziativa “Kunta Kinte, in viaggio verso la libertà” per ricordare tutti gli schiavi di ieri e di oggi, e interrogarsi sul persistere della schiavitù e di molteplici forme di sfruttamento dei popoli oppressi.
Sono infatti passati più di due secoli dal 23 agosto 1791, dal giorno della insurrezione in cui nell’isola di Santo Domingo, guidati dal generale Toussaint Louverture, gli schiavi per la prima volta nella storia riuscirono a vincere contro i loro oppressori. Nonostante questa significativa e importante vittoria, e nonostante ufficialmente la schiavitù sia bandita e condannata da tutti gli Stati, ancora oggi milioni di uomini, donne e bambini vengono sfruttati e manipolati da interessi internazionali dei potentati economici.
Nell’indice Globale della Schiavitù redatto dall’organizzazione non governativa Walk Free Foundation (che affronta la questione in 167 paesi del mondo) si stima che siano 48.5 milioni le persone che vivono in stato di schiavitù o che sono vittime del traffico di esseri umani. In questo quadro, si colloca anche l’Italia. Infatti con i suoi 129.600 schiavi è al terzo posto in Europa, dietro alla Polonia e alla Turchia.
Per la loro vulnerabilità a pagare il prezzo più alto sono migranti e rifugiati, vittime dello sfruttamento sessuale, della schiavitù e della manodopera forzata in agricoltura o nelle fabbriche. L’Italia dimostra il rapporto, ha ancora molta strada da fare in tema di politiche contro lo sfruttamento lavorativo ed il lavoro forzato nel settore privato.
Richiedenti asilo dello Sprar di Martina Franca ed italiani saranno ancora una volta uniti insieme in un flash mob per il medesimo obiettivo: combattere la schiavitù, in nome della Libertà. Il 23 agosto dalle ore 18.30 si ritroveranno a Piazza XX Settembre. La cittadinanza è invitata a partecipare.
L’iniziativa è supportata e organizzata in collaborazione con i seguenti Partner: Amnesty International (gruppo Taranto) – Centro Interculturale Nelson Mandela di Taranto – Cooperativa Al Fallah – Hermes Academy .A. Podda