Confagricoltura, solidarietà al “vignaiolo” Bruno Vespa: chi ha tagliato i suoi ceppi vuol colpire un intero settore
Nota stampa di Luca Lazzàro, presidente Confagricoltura Taranto
Solidarietà a Bruno Vespa e un “no” fermo a chi vuol taglieggiare un intero settore. La notizia dei cento ceppi tranciati in un vigneto che il noto anchorman televisivo possiede a Lizzano desta rammarico e preoccupazione.
Vespa, lo ricordo, ha fatto investimenti importanti anche a Manduria ed è, a tutti gli effetti, un produttore manduriano di Primitivo doc ed è per questo che rappresenta uno dei simboli più vistosi e significativi del nostro vino. Colpire lui significa voler mandare un sinistro messaggio ad un settore produttivo importante, vera punta di diamante dell’economia agricola tarantina.
Per questo siamo fianco di Vespa, al quale chiediamo di non mollare e di continuare a restare attaccato alle sue terre a produrre vino, come uno di noi.
E chiediamo, a maggior ragione, che le forze dell’ordine e la magistratura accendano una luce su quel territorio e sui produttori che in questi giorni hanno appena cominciato una vendemmia che si preannuncia di grande qualità.
Se si sia trattato di un avvertimento o di chissà cosa sta agli inquirenti accertarlo. So per certo, però, che a chi vuol sconvolgere il settore del vino, fatto di protagonisti visibili e meno visibili, noi opporremo la fermezza e la determinazione che abbiamo già dimostrato nei mesi scorsi a Grottaglie, quando una simile modalità criminale ha colpito diversi tendoni di uva da tavola.
Abbiamo detto “no” allora e con voce ancora più alta, senza farci intimorire, lo ripetiamo adesso che qualcuno vuol mettere le sue sporche mani sui vigneti di Bruno Vespa.