MANDURIA. “Emissioni odorifere”
Nota stampa di Maria Pasanisi, coordinatrice de “La Puglia in Più Manduria”
Sono diversi anni che il problema delle emissioni odorose investe Manduria in particolar modo il quartiere Santa Gemma e contrada “Cittu Cittu” per poi diffondersi per tutto il paese. Emissioni che si verificano sopratutto d’estate durante le ore serali (dalle 2100 in poi). ARPA è intervenuta sull’argomento nel 2013 producendo una relazione dove individua nel depuratore (via per Lecce direzione Avetrana) la fonte di tale emissione, notizia confermata dall’Assessore all’ecologia.
Riteniamo che al di là del depuratore, vi siano altri siti che potrebbero essere responsabili delle maleodoranti emissioni.
Riteniamo pertanto che il Sindaco, in quanto massima autorità in materia di sanità pubblica, dovrebbe urgentemente intervenire per stabilire sia la causa che la provenienza oltre a scongiurare il pericolo che tutto ciò porti a pericolose infiltrazioni delle falde acquifere con conseguenze importanti sulla salute della cittadinanza.
Le azioni preliminari a nostro avviso potrebbero essere le seguenti:
- Le centraline di monitoraggio dell’aria dovrebbero essere installate nel quartiere Santa Gemma e in contrada “Cittu Cittu” che sono le prime zone di Manduria investite dai cattivi odori.
- Correlare il monitoraggio dell’aria con i venti in modo da capire la provenienza.
- Dare la possibilità ai cittadini di segnalare le molestie olfattive.
Una volta terminata la fase di monitoraggio (minimo 30 giorni), Arpa dovrebbe stilare una relazione più completa possibile sul problema indicando:
- qualità dell’aria (pericolosità per la salute e valori delle sostanze);
- probabile sito di produzione odorigena;
- raggio di inquinamento odorifico in base ai venti;
- durata delle emissioni odorigene.
Odori sgradevoli (anche se non nocivi) possono alterare il benessere psicofisico e comunque causano sgradevoli sensazioni di disagio.
Questo problema deve essere affrontato con collaborazione e sinergia da tutti (istituzioni, cittadini, imprenditori) per trovare una soluzione che non sia quella della danza della pioggia che porterebbe all’attenuamento del fenomeno!