SAVA. Via Cinieri, Via Manzoni, il delegato all’Urbanistica e la “sculatora” da 70 mila euro …

SAVA. Via Cinieri, Via Manzoni, il delegato all’Urbanistica e la “sculatora” da 70 mila euro …

Quando si vuole avere ragione a tutti i costi. A prescindere …

L’altro ieri in un post pubblicato da Giuseppe Massarelli, delegato amministrativo all’Urbanistica, indirettamente veniva citato il nostro giornale. Tacciato come “ignorante” e che agisce in “malafede”.

L’oggetto erano le griglie della raccolta delle acque piovane su Via Cinieri e su Via Manzoni. Ora saremo pure “ignoranti” (e non credo) e anche in “malafede” (e non credo ancora) ma noi andiamo ai fatti, e su ogni cosa alla “bontà”, come dice il Massarelli di queste canalizzazioni.

Il delegato Massarelli forse scorda, ma farebbe bene a rinsavire, che lo stesso argomento, cioè evitare la fermata dell’acqua piovana sui lati della Scuola Bonsegna, fu affrontato dalla sua stessa amministrazione nel momento in cui erano in corso i lavori di ristrutturazione di Piazza Risorgimento. “Abbiamo usato la percentuale di ribasso della gara per creare due tratti di fogna bianca in modo che le mamme, quando vanno a prendere i bambini dalla scuola, non abbiano più il rincrescioso problema dell’acqua stagnata”.

Questo dissero, parola più o parola meno il sindaco pro tempore IAIA e il dottor Calasso, fido assessore ai Lavori pubblici.

Alla prima verifica, di questi lavori, fu un disastro. Vero e proprio. Le griglie non riuscivano a “bere” come credeva chi le aveva caldeggiate. E anche qui, mi permetta Massarelli, furono usati soldi pubblici. Andiamo ai giorni nostri. Le canalizzazioni su Via Cinieri e su Via Manzoni, costate circa 70 mila euro. Sempre di soldi pubblici.

Nella sommaria introduzione tutti sappiamo che l’acqua piovana della zona alta del paese, quartiere Specchiolla, scende a valle in modo irruento. Spesse volte creando non pochi problemi alle abitazioni. Quello che crea alle automobili lo sappiamo tutti. Allora la domanda da porci qual è?

E’ troppa l’acqua che scende o sono i canali di raccolta che non hanno un diametro sufficiente? Delle due, valgono entrambe. Da non scordare che molte griglie non vengono affatto pulite nei tempi necessari. Ma andiamo alla “bontà” di questo nuovo progetto. E visto che non abbiamo la fortuna di essere “tecnici” ragioniamo con la logica.

E forse ci accompagna ancora, nonostante la “malafede”. E’ stato messo un solo tubo di raccolta di centimetri 60 al centro di una dozzina di griglie. Questo tubo porta direttamente, assieme ad altri due tubi di nuova collocazione che si trovano sui lati di Via Cinieri, alla condotta principale. Quest’ultima, per ovvi motivi, non può essere per nulla sostituita a meno che non si sventra tutto il paese fino al suo recapito finale, ovvero allo sbocco che porta direttamente all’invaso che si trova alla Via per Francavilla. E cambiando, soprattutto, la condotta. Quindi, ricapitolando, queste nuove griglie, o meglio questi nuovi canali, non fanno altro che spostare di cento metri circa non l’acqua ma la “sculatora”. Cioè quella parte finale di acqua che scende, alla savese maniera, “piu piu”.

https://www.youtube.com/watch?v=djsbxW5pnuE&feature=youtu.be

Ma non diciamo eresie. Basta vedere i filmati o le foto pubblicate e già il lettore, in questo caso il cittadino elettore (visto che mancano poco meno di sette mesi alle elezioni) si fa un idea. Non vogliamo avere per nulla ragione. Raccontiamo i fatti. E non ci cambia la vita con un “mi piace” in più o in meno. Non siamo certamente tecnici. Ma conosciamo, grosso modo da “ignoranti” che agiscono in “malafede” anche  il principio dei vasi comunicanti, in questo capillare. E forse su questo, Massarelli, dovrebbe riflettere bene prima di parlare a nuora affinchè suocera intenda.

La “sculatora”, delegato amministrativo all’Urbanistica savese, è costata quasi 70 mila euro. Sa di quante “sculatore” avrebbe bisogno Sava? E sa che con 70 mila euro si potevano benissimo asfaltare altri due tratti di strada? A stì “ignoranti”, ma perché agiscono in “malafede”? Eh già. Ieri, quando molti di questi amministratori stavano all’opposizione, tessevano tele e lodi per il nostro modo di comunicare. Oggi, in verità da quasi 5 anni, i fucili sono sempre puntati e le chiamate davanti al giudice sono diventati la norma.

Ma il denaro, per le opere comunali, è pubblico. E del denaro pubblico bisogna avere rispetto. Proprio perché è pubblico. E se un opera non ha una priorità è bene che lasci il passo ad altre opere. E Sava, di opere pubbliche, ne ha bisogno come il pane.

E delle “sculatore”, è meglio non parlarne … questi lavori sono solo “maquillage”.

Visto che Parco Cinieri, questa amministrazione, lo vuole far passare come il fiore all’occhiello del suo operato in questi 5 anni.

Ma non è opera sua. E non sappiamo ancora che beneficio ha portato l’amministrazione IAIA a questo paese …

Giovanni Caforio 

viv@voce

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