In Italia una donna conduce una azienda agricola su tre

In Italia una donna conduce una azienda agricola su tre

Cinzia Ceci, da pochi mesi presidente di Confagricoltura Donna Puglia, ha lanciato la campagna iscrizioni della sua associazione, che ha già messo radici in ogni provincia pugliese

Ad affiancarla vi sono le due vicepresidenti Gabriella Manzari (Foggia) e Siriana Congedi (Lecce), mentre Graziella Di Donna Velat (Bari), Nicoletta Noviello (Foggia), Grazia Tucci (Taranto), Lucrezia Cantoro (Brindisi), Elvira Onorato (Lecce) ed Elisa Aquilano (Foggia), fanno parte del Consiglio.

“Quasi un’azienda agricola su tre in Italia è condotta da una donna, per questo il nostro settore ha bisogno della nostra presenza attiva. La statistica vale a maggior ragione in Puglia, che è la regione italiana con il maggior numero di aziende agricole e quindi con tante donne imprenditrici impegnate in prima linea. La Puglia e la sua agricoltura hanno bisogno del nostro impegno, delle nostre competenze e della capacità, tutta femminile, di far tornare i conti”, ha riferito la presidente.

L’associazione è giovanissima, essendo nata il 9 giugno scorso, ma è già molto ben inserita nella strategia di allargamento dei confini associativi lanciata da Confagricoltura Donna nazionale, già presente in Lombardia, Piemonte, Umbria, Liguria, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia.

Secondo Ceci, le donne che fanno impresa in agricoltura sono oltre 218mila in Italia, un piccolo “esercito” che ha tanta voglia di offrire il proprio contributo.

Non è un caso che, nonostante il calo sensibile e costante segnato dal numero di aziende agricole negli ultimi 15 anni, il lato “rosa” presenta comunque una maggiore dinamicità.

Un orizzonte di valori che, in generale, si sposa bene con la missione di Confagricoltura. Assieme alle tante aziende under 35, rappresentano un freno alla emorragia che ha colpito il settore, volendo restare attaccate alla terra, che è un bene primario.

“Crediamo fortemente – ha sottolineato la presidente – nella valorizzazione e nello sviluppo dell’imprenditoria femminile, nel sostegno alla partecipazione delle imprenditrici agricole all’attività sindacale, nell’informazione e la formazione delle associate”.

Questo è un contributo concreto al sostegno dell’agricoltura tout court e alla promozione dei suoi prodotti agroalimentari, in un’ottica di tutela dell’ambiente e della genuinità dei prodotti che ogni giorno arrivano sulla tavola dei consumatori che sono le famiglie.

“Ed è per questo – ha concluso Ceci – che Confagricoltura, il Sud e la Puglia hanno bisogno di noi”.

Vito Piepoli

viv@voce

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