SAVA. Piazza Europa degradata. La “Villa Noa” abbandonata a se stessa

SAVA. Piazza Europa degradata. La “Villa Noa” abbandonata a se stessa

Lo specchio dell’amministrazione IAIA

Questo grande parco verde fu realizzato nella seconda metà degli anni ’60 e mirava all’integrazione del popolato quartiere San Luigi. Affiancato dalle palazzine dello IACP di nuova costruzione, davano al nostro paese un qualcosa di nuovo. Di moderno.

PIAZZA EUROPA. COME ERA OLTRE 40 ANNI FA …

E Sava prendeva corpo, rinnovava la sua immagine con la costruzione del palazzo di sette piani in pieno centro storico. Molti emigranti, al ritorno nel loro paese natìo, immancabilmente si facevano immortalare dalla macchinette fotografiche con allo sfondo queste due innovazioni urbanistiche. E Piazza Europa era una di queste.

Piantumati piccoli alberi di ghiande, molte palme e contornato il perimetro con piantine verdi di fitosforo. Gli anni passano. Gli alberi crescono. E Piazza Europa diventa la vera alternativa alla obsoleta Piazza Risorgimento. Quest’ultima diventata, allora, come sola area di sosta per l’accesso all’edificio scolastico Bonsegna. Il classico “passeggio” si sposta drasticamente su Corso Umberto.

Fiume di ragazzi che sfocia, direttamente, nell’allora accogliente Piazza Europa. Gli anni passano, si succedono diverse amministrazioni e il nostro giornale, dalla data di nascita del non molto lontano 2004, incalza continuamente gli amministratori di turno rei di trascurare in modo incredibile questo polmone verde. Erbacce alte oltre un metro, piante che hanno bisogno di rinfrescarsi con il caldo torrido, compresa la mancata potatura, sono sempre gli stessi temi dibattuti sulle nostre pagine.

E, francamente, qualche sortita alla tirata d’orecchi l’abbiamo ottenuta. Ma poi, si doveva ricominciare daccapo a rompere i coglioni, e si stava di nuovo al punto di partenza. Ma andiamo ai giorni nostri.

Come si presenta oggi? Peggio che di prima. Distrutte 4 grandi palme per mancanza di prevenzione, e qui il punteruolo rosso ha trovato magnifica dimora grazie all’incuria amministrativa.

Qualche roditore che cerca residenza. Tracce di asfalto divelto, pozzetti a cui manca la chiusura, entrate d’accesso con mattoni in cemento mancanti, alberi trascurati, piantine di fitosforo che in molti tratti mancano.

Per non parlare della fontana situata all’angolo con Via Matteotti: qui gli alberi hanno sollevato la pavimentazione in cemento e questo costituisce un vero pericolo per i visitatori. E’ questo lo scenario che si apre agli occhi dei savesi.

Questi ultimi illusi dall’impianto di altalene e scivoli collocati nella sua area centrale, quasi a voler dimostrare che l’amministrazione IAIA cominciava a segnare una nuova linea verde e ricreativa. Ma ahimè, l’effetto è durato solo una stagione. Come quello delle cicale.

Ragazzini che entrano ed escono dall’area verde con le loro biciclette creando non pochi problemi alle mamme che lasciano liberi i loro piccoli vicino alle attrazioni. E manco un vigile. Mai visto un vigile da queste parti.

Eh già, i vigili savesi vengono comandati a presenziare Parco Cinieri, compresi anche i nonni vigili. Molto probabilmente, vista in chiave preelettorale, l’amministrazione IAIA vuol mostrare al savese la sua efficienza amministrativa. E magari sbandierare l’utilità dei 70mila euro spesi per un tratto di fogna bianca che non serve assolutamente a nulla.

Si sente già aria di elezioni: rifatto il manto stradale in Via Prato, in Via Immacolata e su di un tratto su Corso Francia. A giorni cominceranno quello su Corso Umberto e su Via Mazzini. Che dite, stavolta calcoleranno le condizioni metereologiche? Nel dubbio, staremo a vedere.

Come d’altronde abbiamo visto, in questi passati 4 anni e mezzo, l’incapacità di amministrare un paese che voleva solo la normalità. La presunzione se non è supportata dai fatti va solo a quel paese. Quel paese che sappiamo tutti e che declamiamo con un classico vaffa !!!

E l’amministrazione IAIA ha deluso tutti. Compresa se stessa …

Giovanni Caforio

viv@voce

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