TARANTO. “Rimarchiamo il dolore di tutta la Uilm di Taranto e nazionale per l’ennesimo infortunio sul lavoro mortale, nel quale ha perso la vita Giacomo Campo”

TARANTO. “Rimarchiamo il dolore di tutta la Uilm di Taranto e nazionale per l’ennesimo infortunio sul lavoro mortale, nel quale ha perso la vita Giacomo Campo”

Nota stampa di Antonio Talò, segretario provinciale Uilm Taranto

Il tempo è scaduto. Crediamo che non sia più sostenibile l’attesa per mettere in campo gli interventi previsti dall’autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento siderurgico Ilva. Anche l’ultima relazione dell’Ispra evidenzia, su vari fronti, i ritardi nell’attuazione dell’Aia.

Rimarchiamo il dolore di tutta la Uilm di Taranto e nazionale per l’ennesimo infortunio sul lavoro mortale, nel quale ha perso la vita Giacomo Campo, a soli 25 anni e auspichiamo che gli organi preposti al controllo e l’inchiesta in atto facciano chiarezza su quanto accaduto e individuino le responsabilità. Un sentimento di dolore che torna a far chiedere, come da tempo abbiamo fatto, certezze sui tempi e sugli investimenti necessari all’attuazione dell’autorizzazione integrata ambientale e all’ammodernamento e alla messa in sicurezza degli impianti.

Le nostre richieste, fino ad oggi, sono state inascoltate. Mercoledì prossimo, come rappresentanti del sindacato, incontreremo i commissari dell’Ilva. E’ necessario un cambio di passo verso l’ambientalizzazione e la sicurezza dello stabilimento.

Chiediamo che si rimettano al centro il risanamento e l’innovazione degli impianti, nel rispetto delle stesse leggi che hanno consentito di tenere in vita e in attività lo stabilimento. Diciamo, infine, che non c’è più tempo per le ‘liturgie’ dei commissari e gli annunci istituzionali.

Questo tipo di gestione dell’azienda sta creando solo incertezza, all’interno dello stabilimento e nel rapporto tra l’Ilva e le aziende dell’indotto. E’ una situazione che sta diventando incontrollabile, sia sul profilo occupazionale, che su quello ambientale.

Agli impegni, se ci saranno, dovranno seguire i fatti, perché il sindacato non è più disposto ad accettare questa situazione di grave emergenza. Se non saranno fornite risposte sulle questioni ambiente, salute e lavoro, proseguiremo con la nostra mobilitazione.

 

viv@voce

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