SAVA. Piazza Baden Powell, gli scuot SAVA 1 e la posizione di questo giornale

SAVA. Piazza Baden Powell, gli scuot SAVA 1 e la posizione di questo giornale

A poco più di 24 ore dall’uscita dell’articolo sulla manutenzione di questa area verde, vedete cosa è successo …

“Ma che è successo ieri? Sono venuti 3 o 4 ragazzi armati di scope e sacchetti ed hanno pulito la piazzetta a tutto spiano”. E’ questo il commento di un residente del posto che, vedendomi arrivare stamane, esordisce in questo modo.

Sono le 8.30 e mi fermo alla piazzetta dedicata al fondatore degli scout, Lord Baden Powell. Il tempo di fare le foto e constatare la veridicità dell’affermazione. La piazzetta oggi è più pulita, raccolto il fogliame secco e addirittura tagliati i rami secchi delle piante poste ad ogni lato dell’area verde. Tagliate anche le “chiome”, ovvero  le ramificazioni secondarie sorrette dal tronco. Oggi si presenta in modo più dignitosa. Segno buono.

Meno lo sono stati i commenti su facebook di alcuni “afecionados” che non meritano di commentare sul nostro profilo in quanto supportano insinuazioni assurde e per nulla costruttive al dialogo. Addirittura tacciare il nostro giornale con “questo non è giornalismo”, non è che ci fa piacere. Anzi, per nulla. Molto probabilmente sono più bravi di noi gli altri giornali in cui si parla della partita tra scapoli e ammogliati o se la chiesa matrice ha acquistato la nuova campana. Ma fa nulla. Non ci preoccupa più di tanto.

Noi non siamo quelli che nelle interviste ci facciamo porre le domande dall’intervistato. Noi siamo quelli che le domande le poniamo. Piaccia o non piaccia. E non ci scoraggia se qualche sindaco o assessore rifiuta le nostre interviste. Stiamo bene lo stesso. E, permettetemi tra l’altro, scoppiamo anche di buona salute alla faccia di chi ci vuole male. E non è solo uno. Ma sono diversi. Ma in questa diversità, credo, che il nostro modo di informare va avanti. A testa alta. Non ci cambia la vita. Anzi, questo dimostra la caparbietà della nostra linea editoriale. Spesse volte ai commenti abbiamo risposto, direi quasi sempre, ma quando non si vuole conoscere ragione allora il dato è ben diverso.

Oggetto: piazza Baden Powell. Ai nostri occhi, e non solo da oggi, si è presentata trascurata. Da qui, con il nostro articolo pubblicato poco più di 24 ore fa, è stato bersaglio delle accuse più stupide che ci potessero essere. Ma sorvoliamo su questo e andiamo al dato di fatto. I fatti sono quelli che contano, vero? Ieri, a sentire il residente, è stata pulita la piazzetta. E si vede dalle foto allegate all’articolo. Quindi, che segno è? Aveva ragione il nostro giornale, o no?

E’ tanto bello dire, da parte scuot SAVA 1: “Avete ragione. Abbiamo sbagliato a trascurare questa area verde dedicata al nostro fondatore. Ci scusiamo”. No, non esiste questo. Per nulla. Addirittura dagli scout avremmo preteso solo una cosa, fondamentale nel loro processo educativo: la modestia.

Evidentemente, la modestia non è figlia di questo mondo. Quanto alle stupide e balorde accuse a questo giornale le rimandiamo al mittente. Non sappiamo cosa farne.  

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento