BARI. Lenòr, di Enza Piccolo, Nunzia Antonino e Carlo Bruni dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel con NUNZIA ANTONINO regia CARLO BRUNI
Auditorium Vallisa 20, 21 e 22 ottobre, ore 21, 23 ottobre ore 20. Le direzioni del racconto progetto sulla narrazione letteraria a cura della Compagnia Diaghilev. X edizione
La decima edizione della rassegna di teatro di narrazione letteraria «Le direzioni del racconto», organizzata dalla Compagnia Diaghilev in collaborazione con l’Assessorato alle Culture del Comune di Bari e il sostegno della Regione Puglia, prosegue da giovedì 20 sino a domenica 23 ottobre (ore 21, festivo ore 20) con «Lenòr», spettacolo dedicato ad Eleonora de Fonseca Pimentel.
Prodotto dalla Diaghilev, lo spettacolo, interpretato da Nunzia Antonino, che ne è anche autrice con Enza Piccolo e il regista Carlo Bruni, racconta la storia di una delle figure più rilevanti della breve esperienza della Repubblica Napoletana del 1799. Portoghese d’origine, napoletana d’adozione, Eleonora fu poetessa, scrittrice e una delle prime donne giornaliste in Europa. Una figura decisiva per la storia del nostro Paese e in particolare del Sud. Protagonista dei moti partenopei e di quell’effimera repubblica meridionale, condusse un’esistenza esemplare, appassionata e faticosa, che parla ancora oggi, con grande forza, di libertà e giustizia, amore e dignità.
Gli straordinari sommovimenti che stanno mutando il profilo del mondo arabo, la crescente indignazione che anima i movimenti europei, il disagio che attraversa l’Italia, disegnano, infatti, un panorama in cui la storia di questa donna, insieme a quella di molti suoi compagni di viaggio, sembra collocarsi perfettamente.
«Sono nata il 13 gennaio 1752 sotto il segno del Capricorno», scriveva di sé. «Credo nell’influsso delle stelle sul destino delle persone. Sono state le stelle a suggerirmi: “continua, va’ avanti”. E io, sin da piccola, sono stata curiosa, testarda, perseverante: pronta a prendere tempo, per poi esplodere all’improvviso.
Da ragazza avevo due occhi di fuoco, ero sincera, fervida, non capivo il cinismo, volevo che le cose migliorassero, credevo che potessero migliorare, e non solo per pochi. Ero disposta a rinunciare ai miei privilegi. Forse ero ingenua. Ho combattuto». Ed Eleonora combatté sino al patibolo.
Dichiarò guerra alla volgarità e all’inganno, all’ignoranza e alla barbarie. Pertanto, raccontarla, partendo da un racconto di Enza Piccolo per essere guidati dalle voci di tanti illustri ammiratori (da Enzo Striano a Dacia Maraini, da Susan Sontag a Maria Antonietta Macciocchi), significa non solo rendere omaggio a una grande antenata, ma invitarla a guidarci ancora sul sentiero di questo tempo difficile.
Biglietti 10 euro. Informazioni e prenotazioni 3331260425.
addetto stampa
Francesco Mazzotta