Confagricoltura Taranto, tempo di semine: attenzione al greening
Il mancato rispetto può comportare il blocco dei pagamenti Pac
E’ tempo di semine: anche per la Pac. Una buona programmazione, infatti, deve tenere in dovuta considerazione anche i vincoli da rispettare per il cosiddetto greening, il pagamento ecologico della Pac, che nel 2017 registra due novità: l’innalzamento delle sanzioni per il mancato rispetto e la modifica di alcune disposizioni applicative.
Bruno Oggianu, vicedirettore di Confagricoltura Taranto e responsabile Caa, spiega i particolari di queste novità: «Il pagamento “verde” o greening è la seconda componente del sostegno della Pac e vale il 50% del titolo. Gli agricoltori sono tenuti ad applicare sul loro terreno tre pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente che vanno rispettate congiuntamente: diversificazione delle colture; mantenimento dei prati permanenti; presenza di un’area di interesse ecologico.
L’impegno che influisce maggiormente sulle scelte colturali è la diversificazione delle colture. Vanno programmate almeno due colture nelle aziende la cui superficie a seminativo è compresa tra 10 e 30 ettari e almeno tre colture nelle aziende la cui superficie a seminativo è superiore a 30 ettari».
Fino a 10 ettari a seminativo, invece, l’agricoltore non ha obblighi di diversificazione. Va precisato poi che l’erba medica in purezza è considerata “coltura” facente parte della rotazione aziendale. «L’altro impegno importante – sottolinea Oggianu – è l’obbligo di destinare una quota del 5% dei seminativi dell’azienda ad aree di interesse ecologico».
L’agricoltore può scegliere tra diverse tipologie di area di interesse ecologico, tra i terreni lasciati a riposo e le superfici con colture azotofissatrici (erba medica, pisello, soia, fagiolo e fagiolino, ecc…). Sono escluse dal rispettare quest’obbligo le aziende con superficie a seminativo inferiore o uguale a 15 ettari. L’agricoltura biologica è considerata pratica equivalente, per cui sostituisce i vincoli del greening.
«E’ bene ricordare – rimarca Oggianu – sin da questa fase di pianificazione agronomica, che il mancato rispetto del greening comporta l’applicazione di sanzioni». Per il 2015 e il 2016 l’agricoltore che non ha rispettato il greening perde tale pagamento, mentre dal 2017, la sanzione va ad intaccare anche gli altri pagamenti con una riduzione anche sui titoli Pac.