TARANTO. favole&TAmburi, la nona stagione. Dieci spettacoli di grande cura e ricchezza di linguaggi per tutta la famiglia
Dal 6 novembre, le pomeridiane domenicali al TaTÀ
Piccoli spettatori, grandi fiabe. Nell’ambito del “Programma regionale di spettacolo dal vivo per la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali della Puglia – 2016”, il Crest presenta la nona stagione di favole&TAmburi, la rassegna dedicata all’intera famiglia.
Una programmazione domenicale al TaTÀ che non mancherà di emozionare, entusiasmare ed educare al senso del bello, in una struttura sempre più accogliente che i bambini e le famiglie iniziano a sentire ormai come casa propria e la scuola riconosce come un presidio complementare al lavoro educativo svolto quotidianamente. Dal 6 novembre al 2 aprile 2017, saranno proposti dieci spettacoli di grande cura e ricchezza di linguaggi, prodotti da importanti compagnie nazionali. Sipario alle ore 18, ma già un’ora prima lo staff dello Junior TaTÀ sarà ad attendere il giovane pubblico, coinvolgendolo in “Aspettando… gioco”, una spensierata e qualificata animazione ludica.
Invariati i costi dell’abbonamento (50 euro per dieci spettacoli) e del biglietto singolo (6 euro). Avviata domenica scorsa in occasione dell’evento TaTÀBUM, la campagna abbonamenti si concluderà domenica 6 novembre, direttamente al botteghino dell’auditorium di via Deledda, al quartiere Tamburi di Taranto (dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13, il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 19). Info: 099.4707948.
Inaugurerà la rassegna, il 6 novembre, Teatri di Bari con “Ahia!”, testo e regia Damiano Nirchio, con Lucia Zotti/Monica Contini e Raffaele Scarimboli/Michele Stella. Un’anziana donna racconta dell’essere bambini, della difficoltà, dei piccoli come dei grandi, di attraversare tutto ciò che non è piacevole. Ma soprattutto racconta la gioia della vita. Seguirà, il 27 novembre, Catalyst con “I Musicanti di Brema”, concerto-spettacolo liberamente ispirato all’opera dei Fratelli Grimm, regia e interpretazione Riccardo Rombi, in scena con i Camillocromo.
Sei musicisti-animali irrompono nel Teatro dell’Opera di Brema, dove uno scorbutico direttore d’orchestra sta aspettando l’arrivo della grande orchestra della città per eseguire la famosa opera “Mein Lieben Bremen”. Ma la sua attesa si rivela presto vana. Ultimo titolo del 2016, giovedì 8 dicembre, sarà “La bottega dei giocattoli”, testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco, con Delia De Marco, Valentina Elia, Giuseppe Marzio, produzione Crest.
La storia accade in una bottega di giocattoli alla vigilia di Natale, una bottega magica in cui i giocattoli parlano e vivono nottetempo come le persone, riconoscendo come amici particolari e da ammettere nella loro vita segreta quelle persone giovani di cuore, desiderose e disponibili a giocare sempre. Come i bambini.
Per festeggiare la Befana, venerdì 6 gennaio, la “prima” nazionale della nuova produzione del Crest “Biancaneve, la vera storia”, testo e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale e Luigi Tagliente. Cucciolo, il più piccolo dei sette fratelli-nani, racconta la storia della bellissima ragazzina che provò a fargli da mamma, una bambina così dolce e tanto sola, con una mamma così vanitosa da preferirle la compagnia di uno specchio. Lo spettacolo porterà per mano i bambini dietro le quinte della fiaba tanto conosciuta per scoprire dove prendono forma e vita i sentimenti e le azioni dei personaggi.
Il 22 gennaio sarà la volta di Koreja con “Hansel e Gretel. Mangiadisk” di Francesco Niccolini, regia Enzo Toma, con Alessandra Crocco, Carlo Durante e Silvia Ricciardelli. Due fratelli, ormai adulti, tornano nella vecchia casa delle vacanze, da una nonna che sta per lasciarli. In quella casa magica di quando erano piccoli vivono vecchie paure ed emozioni che rischiavano d’aver perso per sempre. Il 5 febbraio Armamaxa Teatro metterà in scena “La regina delle nevi”, dalla fiaba di H.C. Andersen, regia Enrico Messina, con Giuseppe Ciciriello, Deianira Dragone e Piero Santoro.
La fiaba più bella e complessa dello scrittore danese racconta dell’amicizia tenera e strettissima tra due ragazzini, Gerda e Kay. E di come la piccola Gerda, resasi conto della “perdita” del suo caro e amato compagno di giochi tra le rose del loro piccolo giardino, sia pronta a mettersi in cammino per cercarlo.
Il 19 febbraio Kuziba Teatro proporrà “Vassilissa e la Babaracca”, regia Raffaella Giancipoli, con Bruno Soriato e Annabella Tedone. A volte, il fuoco può essere pericoloso, e fa paura, ma fa più paura il buio, restare da soli, perdersi nel bosco. Vassilissa però non è sola nel bosco: ha con sé la bambola che le ha regalato la mamma e, se imparerà a nutrirla e ad ascoltarla, riuscirà a conquistare il fuoco perduto.
La volata di fine stagione sarà tirata, il 5 marzo, da Teatro Pirata con “Robinson Crusoe. L’avventura”, regia Simone Guerro, con Silvano Fiordelmondo e Francesco Mattioni. Un giovane inglese lotta contro tutti gli ostacoli che la vita gli presenta per conquistare il suo sogno più grande: essere un marinaio ed esplorare il mondo. Ci riuscirà, ma come in ogni impresa grandiosa, il prezzo da pagare sarà enorme, gli imprevisti moltissimi e la ricompensa immensa: essere un uomo libero.
Seguirà, il 19 marzo, I Teatrini con “Le favole della saggezza” di Giovanna Facciolo, con Adele Amato de Serpis e Melania Balsamo, percussioni dal vivo Dario Mennella. Ogni favola di Esopo o di Fedro presenta una situazione semplice, comprensibile in ogni luogo e in ogni tempo e quasi sempre è traducibile in un proverbio: c’è il furbo, l’ingenuo, il potente prepotente, l’umile, l’ipocrita adulatore, lo sciocco, il previdente, l’arrogante, il presuntuoso, il povero innocente.
Concluderà la rassegna, il 2 aprile, Stilema con “I brutti anatroccoli”, liberamente ispirato alla fiaba di H.C. Andersen, di e con Silvano Antonelli. Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta.
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