SAVA. Depuratore consortile. IAIA: “C’è la volontà politica che i lavori non iniziano e Emiliano è il regista”

SAVA. Depuratore consortile. IAIA: “C’è la volontà politica che i lavori non iniziano e Emiliano è il regista”

Ma l’ex vicesindaco Fabio Pichierri lo smentisce: “In questi due ultimi anni non hai fatto nessun intervento in Regione”

Venerdì 4 novembre. Sala consiliare, ore 19.00. C’è l’appuntamento che il sindaco pro tempore savese, in concerto con il Comitato cittadino di salute pubblica,  dà alla cittadinanza sul tema vitale per il nostro paese: l’inizio dei lavori per la costruzione del depuratore consortile. E’ un incontro che avrebbe meritato senz’altro una sede più ampia, visto che nella saletta la capienza, per i posti a sedere, al massimo è di circa una cinquantina di persone e non ci sono posti vacanti. Ma vista la tematica va bene anche così.

C’è un pubblico attento, ansioso di vedere partire il progetto e l’età media che si registra è quella della mezza età. Ma andiamo a ciò che è stato detto in questo incontro, i propositi, le buone volontà e alcune tirate d’orecchi che hanno scaldato la serata, visto che di questo aveva già provveduto lo scirocco. E lo IAIA fa il mattatore. Apre l’incontro con la più sibillina delle affermazioni: “Il Comitato ci sta dando una mano”.

Il pubblico è attento al’intervento del sindaco pro tempore savese. Ed ecco pronto il dito d’accusa: “C’è la volontà politica che i lavori non iniziano e Emiliano è il regista”. Ma oltre questo brevissimo passaggio è interessante il proseguo: “Io credo che si vogliono far perdere 3 o 4 anni su questa partenza in modo che si arrivi alle prossime elezioni regionali”. Primo colpo per scaricare le colpe su chi non c’è. Legge una lettera inviata a Mattarella e a Renzi, manco ce ne fosse bisogno, ma è il rubare la scena che interessa e quale migliore delle occasioni è farlo in un forte clima pre elettorale?

Ma IAIA va avanti nel suo monologo il quale dura quasi 40 minuti. Dopo questi brevi passi entra nel vivo del suo intervento.

Minaccioso dice: “Se i lavori non avranno inizio la prossima settimana organizzeremo uno sciopero cittadino, e su questo ho già registrato l’adesione di molte attività commerciali”.

Ma è nello svolgimento della giornata di protesta che IAIA lascia giacca e cravatta e si mette la cannottiera di Cipputi: “Occuperemo le strade, chiuderemo le attività economiche”. Ecco il salto di qualità di un sindaco che pur di far scena, e pubblicità, fa il barricadiero.

Lui che ha al suo attivo solo le manifestazioni religiose e quelle della Via Crucis, sarebbe bello vederlo dirigere l’occupazione di strade e delle Vie di accesso al paese. E la frase “la calma è la virtù dei forti ma nessuno è fesso” lascia intendere che la sua pazienza è finita e che “il paese non può più aspettare”.

Quanto sarebbe curioso sapere cosa ha fatto in questi passati 5 anni su questo tema cruciale. Ma quanto sarebbe curioso. “Adesso Sava deve far sentire la sua voce”, è la frase di congedo del pubblico convenuto che gli concede l’onore degli applausi. Dopo lo IAIA è la volta di Giuseppe Demaglie, presidente del Comitato, il quale nel suo intervento ricostruisce l’emergenza sanitaria messa in evidenza dal suo comitato sin dal 2000 (ad essere precisi era il 2006) e i molti muri alzati contro il Comitato da parte della politica savese.

Ed ecco la lancia spezzata verso IAIA: “Con l’amministrazione Maggi abbiamo avuto serie difficoltà di percorso. Con quella IAIA, invece, abbiamo una buona comunione di intenti”. E su questa coppia di fatto non avevamo nessun dubbio. Ma nessuno per davvero. E visto che siamo in tema di minacce Demaglie sottolinea: “Se non iniziano i lavori l’8 novembre io farò campagna per il non voto”. Applausi di rito per il sanguigno Demaglie. Ed ecco che si scalda la serata.

“In questi due anni non sono stati fatti interventi amministrativi nella regione sul tema depuratore” è l’affermazione lapidaria fatta dall’ex vicesindaco Fabio Pichierri. Apriti cielo. IAIA perde la pazienza, sentirsi sbugiardato non è affatto una bella cosa specie quando la serata andava a gonfie vele.

“Oggi abbiamo un progetto che aspetta solo le autorizzazioni ministeriali e ambientali. Questa presa di posizione del sindaco IAIA poteva andare bene due anni fa e non ora”. L’intervento di Fabio Pichierri viene interrotto più volte e in ogni frase che dice c’è sempre pronto qualcuno, quasi di concerto, a non farlo proseguire. Tra altri interventi che si sono succeduti si è registrata la presenza della Consigliera regionale Francesca Franzoso.

Giovanni Caforio



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