Mola di Bari. Pinocchio, il burattino vivente. TUBBACATUBBA TEATRO. Teatro van Westerhout

Mola di Bari. Pinocchio, il burattino vivente. TUBBACATUBBA TEATRO. Teatro van Westerhout

Oggi, mercoledì 23 novembre, alle ore 17.30, per la rassegna I BAMBINI E LE FAMIGLIE A TEATRO

Un progetto della Compagnia Diaghilev in collaborazione con il Comune di Mola di Bari Assessorato alla Cultura. Programma regionale di spettacolo dal vivo per la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali della Puglia 2016. Attività di residenza artistica 2016 – Art. 45 del D.M. del 1 luglio 2014.

Pinocchio è cresciuto, non si è sposato ma ha tre figli. E come vive oggi lo racconta «Pinocchio, il burattino vivente», allestimento realizzato con materiali di scarto e riciclo, a firma di Tubbacatubba Teatro, di scena mercoledì 23 novembre (ore 17.30), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, (posto unico non numerato, bambini 1 euro, adulti 3 euro, prenotazioni e informazioni tel. 3331260425 – 3471788446).

Lo spettacolo con Giacomo di Mase e Michele Napoletano, che ha curato anche drammaturgia e regia, è rivolto a bambini tra i 7 e gli 11 anni e rientra nella rassegna «Bambini e famiglie a teatro», un progetto della Compagnia Diaghilev in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Mola di Bari nell’ambito del Programma regionale di spettacolo dal vivo per la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali della Puglia 2016 (Attività di residenza artistica 2016, Art. 45 del D.M. del 1 luglio 2014 Unione Europea, Regione Puglia Assessorato all’Industria Turistica e Culturale Teatro Pubblico Pugliese, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).

Gli anni sono passati. Ma il burattino in carne e ossa rincorre ancora il suo primo sogno, la sua prima monelleria: il teatro dei burattini di Mangiafuoco. Infatti, è lì che vive: al soldo di Mangiafuoco Junior e della sua premiata compagnia dei pagliacci.

Ed è sempre lì che, come Geppetto, costruisce burattini per buscarsi un tozzo di pane e un bicchiere di vino recuperando materiale inerte per ri-animarlo. Solo così riesce a rivivere i giorni felici di quand’era bambino, le monellerie, a ritrovare luoghi e personaggi d’un tempo, la fatina, il paese dei balocchi, il dottore, il gatto e la volpe, attraverso le avventure dei suoi tre figli, Pinocchio, Pinocchia e Pinocchium, meravigliosi burattini, non di legno, ma realizzati con materiale di riciclo recuperato nei cassonetti.

addetto stampa

Francesco Mazzotta

viv@voce

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