SAVA. Rebecca Sudosi: “Da piccola, la penna era il mio microfono”
Incontro con la giovanissima diciassettenne all’ingresso nel mondo musicale
Come si accende la “lampadina” dell’ispirazione musicale?
Ho sempre avuto la passione del canto già dalla tenera età di due anni grazie ai miei genitori, ma, oltre questo, la vera e propria “lampadina” si è accesa nei momenti di sconforto e difficoltà come la perdita di mio nonno, grande uomo che mi ripeteva “tu da grande diventerai una cantante”.
O come quelle giornate in cui papà e mamma erano assenti per la malattia del mio papà e dei suoi continui controlli e, per non sentirmi poi così sola, riempivo quelle ore solo ed esclusivamente cantando davanti ad uno specchio con la mia penna che mi faceva da microfono.
In casa, a volte, sentire sempre cantare non sempre è sinonimo di sprono per una ragazzina. A te, come è stato?
Per me, sentir sempre cantare, al contrario è servito come sprono, influenzandomi positivamente.
Scuole elementari, medie ed ora superiori: in queste discipline scolastiche hai potuto benissimo esprimere le tue doti musicali?
Le mie doti musicali in ambito scolastico sono sempre state eccellenti, partendo dalle scuole elementari dove ero sempre in prima fila, per poi passare alle medie un po’ meno e infine alle superiori. Una boccata d’aria in ciel sereno. Una vera e propria rivolta.
A che punto è il tuo percorso musicale?
Il mio percorso musicale ha avuto inizio realmente un anno fa, grazie alla mia insegnante Marianna Vinci a cui devo tanto, perchè capace di tirar fuori la mia voce e la mia anima.
Il genere che ti affascina di più qual è?
Il genere che prediligo è il pop ed il Soul.
Andiamo ai giorni nostri. Il primo video. Raccontacelo …
Quel giorno lo avrò impresso a vita. E’ successo tutto così: da una telefonata di Marianna, felice di comunicarmi che il 1 dicembre avrei inciso la cover della mia cantante preferita Amy Winehouse; non avevo parole, l’ho salutata dicendole solo “ah … va bene … graz-grazie”. Dopo ho cominciato ad elaborare cosa mi stesse accadendo, ma … non credevo potesse succedere davvero! Piena di ansia arriviamo in studio ed inizio a registrare, subito dopo riesco a mettermi a mio agio e partono le riprese per la creazione del videoclip, di cui ringrazio il fotografo Jonathan Todaro ed il fonico Pietro Forleo.
https://www.youtube.com/watch?v=iOS1ueCC9yc
Dopo questa tappa, cosa ti aspetta?
Direi che, come inizio, va davvero a gonfie vele! La prossima tappa è la cover di LOVE IS A LOSING GAME, un’altro brano celebre di Amy Winehouse per puntare sempre più in alto.
Giovanni Caforio
Le foto sono del fotografo Jonathan Todaro