TARANTO. “Taras Pax”: un premio per l’integrazione
Successo del Premio Taras Pax, nato per segnalare personalità che si sono distinte nelle testimonianze concrete di solidarietà e nelle attività per l’accoglienza e l’integrazione
Si è nuovamente compiuto il piccolo miracolo del Premio “Taras Pax”: proporre esempi di persone che nel loro quotidiano, pur senza compiere “atti eroici” o iniziative degne di finire sulle prime pagine dei giornali, sono testimonianza concreta di valori, come la tolleranza e l’accoglienza, che poi realizzano nella società la vera integrazione e inclusione.
Sono persone vicine a noi, magari le conosciamo personalmente, ma, sempre più presi dai ritmi frenetici della vita di ogni giorno, non riusciamo mai a fermarci un momento e riflettere sull’importanza del loro operato, azioni importanti per gli ultimi, per chi vive, spesso ai margini della società, un momento di difficoltà o un disagio.
Questo è il piccolo miracolo del “Premio Taras Pax”: farci fermare per una serata e accendere i riflettori non tanto sulle persone, quanto piuttosto su quello che fanno ogni giorno per chi è in difficoltà, il tutto sottolineato dalla soavità di quella musica che apre i nostri cuori a un messaggio di speranza.
Il Premio “Taras Pax”, giunto alla quinta edizione, è stato organizzato dalla Caritas Diocesana di Taranto in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Rinnovamento & Partecipazione” e l’Associazione Amici della Musica “Arcangelo Speranza”,
L’evento, presentato dai giornalisti Nicla Pastore e Marco Amatimaggio, si è tenuto ieri (giovedì 29 dicembre), quest’anno per la prima volta nella Chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo, più nota ai tarantini come la Chiesa del Carmine, prestigiosa location resa disponibile dal parroco, Monsignor Marco Gerardo, e dalla Arciconfraternita “Maria Santissima del Carmine”.
Aprendo la serata Salvatore Perillo, presidente dell’APS “Rinnovamento & Partecipazione”, ha spiegato che «il Premio Taras Pax è nato da un idea di Don Gaetano Borsci, direttore della Caritas Diocesana di Taranto e presidente della Comunità Airone, come strumento di diffusione dei risultati del progetto “Motus Animi” che, finanziato dal “Ministero degli Interni – Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati”, da oltre sei anni vede lavorare in sinergia l’Amministrazione Comunale di Massafra, la Caritas Diocesana di Taranto attraverso l’Associazione Un Mondo di Colori e l’A.P.S. Rinnovamento & Partecipazione».
«Presso il Convento di Sant’Agostino a Massafra – ha poi detto Salvatore Perillo – da sei anni “Motus Animi” realizza, a favore di richiedenti asilo politico e protezione internazionale, numerose attività per l’accoglienza e l’integrazione».
Il Premio “Taras Pax Pubblica Amministrazione” 2016 è stato assegnato a Patrizia Capobianco, la dirigente del CPIA di Taranto, il primo Centro Provinciale Istruzione Adulti, una struttura pubblica che organizza sul nostro territorio corsi di istruzione e di formazione a favore di centinaia di italiani, migranti e rifugiati politici, senza distinzione di estrazione sociale ed etnia.
Con il “Taras Pax Ecclesia” 2016 è stato premiato Don Nino Borsci per aver scelto, oltre trenta anni addietro, di essere sacerdote nel quartiere Tamburi dove è più presente il disagio sociale e, inoltre, per essersi poi dedicato agli ultimi e ai reietti: prima con le Comunità Airone per il recupero dei tossicodipendenti e, in seguito, come direttore della Caritas diocesana, per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti nei centri di prima accoglienza e dei rifugiati politici nei centri SPRAR.
Per la categoria “Società Civile” è stato premiato Antonello Papalia, Priore della Arciconfraternita “Maria Santissima del Carmine” che sostiene concretamente chi vive un disagio realizzando numerose iniziative, come la mensa dei poveri che ogni giorno somministra un pasto caldo a italiani e stranieri, concretizzando così la prima delle sette opere di misericordia corporale: “dare da mangiare agli affamati”.
Il premio “Taras Pax Artisti per la Pace” 2016 è andato al famoso tenore Luca Canonici che, nel corso della sua luminosa carriera, è stato testimone di quei valori di tolleranza, accoglienza, integrazione e inclusione che sono alla base del Premio “Taras Pax”.
È stato lo stesso tenore Luca Canonici a concludere la serata cantando in modo soave e suggestivo alcune famose canzoni natalizie, accompagnato al pianoforte da Davide Dellisanti; nella Chiesa del Carmine sono così risuonate le dolci melodie di “Adeste Fideles”, “tu scedi dalle stelle”, ”Have Yourself a Merry Little Christmas”, “White Christmas”, “Silent Night”, “Amazing Grace” e “Cantique de Noel”, note che hanno rappresentato un messaggio augurale per una società più unita, generosa, accogliente e inclusiva.