TARANTO. Un anno di MArTA ad autonomia speciale. Il bilancio del primo anno
Mercoledì 11 gennaio, alle ore 10, presso il Museo Archeologico Nazionale, verranno illustrati alla stampa i traguardi raggiunti
Come riportato anche dagli organi di stampa locale e nazionale, il 2016 appena concluso è stato un anno di grande soddisfazione per i musei italiani. Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA è tra i protagonisti di questo incremento, essendo il terzo museo pugliese per visitatori e tra i primi 55 in Italia.
A un anno dall’avvio della sua autonomia speciale, ovvero gestionale, scientifica e manageriale è un grande successo. La direttrice del museo ad autonomia speciale, dott.ssa Eva Degl’Innocenti, ha preso servizio il primo dicembre 2015, dopo essere risultata vincitrice di un concorso internazionale. Fondamentale è stata la definizione chiara e netta di una mission, in coerenza con l’istituzione dei musei ad autonomia speciale.
In altre parole, cosa deve essere un museo archeologico del XXI secolo?
Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA dell’autonomia ha sin da subito reso evidente la sua vocazione di museo identitario del territorio, di “museo diffuso”, la sua volontà di inclusione e di dialogo con le istituzioni e con le istanze che dalla popolazione giungevano.
Lungi dal volere essere un luogo di cultura accademica distante dalla vita reale e a volte un po’ freddo, le attività sono state pensate e realizzate in funzione di fasce di pubblico differenziate: i bambini, le scuole, gli adulti; e livelli di comunicazione diversi: neofita, conoscitore, specialista. Sono stati ampliati e variati gli orari di apertura, specialmente in periodo estivo e in occasione di eventi nazionali.
La ricca e a volte sovrabbondante quantità dei reperti esposti è stata analizzata attraverso visite tematiche e laboratori didattici. Tale dinamica è stata certamente aiutata dalla conclusione, dopo anni di lavoro dell’ex Soprintendenza Archeologia della Puglia e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle province BR-LE-TA, dell’allestimento del secondo piano che è stato infine inaugurato il 29 luglio scorso.
Nel 2016 i visitatori sono stati 82.328 con incremento di quasi +50% (a fare i pignoli il 48,58%) rispetto al 2015 (55.411 visitatori) e di +60,46% di incassi da bigliettazione con 176.378 euro nel 2016 rispetto al 2015 (109.921 euro), ed un incremento del +28,3% di incassi da oggettistica ed editoria del bookshop, visite, buvette, ecc. con introiti pari a 161.485,27 euro nel 2016 rispetto a 125.915,9 euro nel 2015.
Il totale degli incassi va ripartito tra Museo e concessionario “Nova Apulia”.
Alcune voci di entrata si sono incrementate in misura esponenziale: per esempio, i dati dei laboratori didattici, praticamente inesistenti nella gestione precedente. L’analisi dei dati economici, unita a un monitoraggio costante del flusso dei visitatori attraverso la distribuzione di questionari nelle principali lingue del mondo, incluso il cinese, indica come il tasso di soddisfazione dell’utenza sia estremamente alto.
Per quanto riguarda i visitatori provenienti dal territorio ionico, è stato gratificante verificare la piacevole abitudine di frequentare abitualmente il Museo e, attraverso i social costantemente aggiornati, di informarsi sulle diverse iniziative: non a caso, il MarTA è stato riconosciuto fra i musei più graditi d’Italia nei social network.
Le iniziative sono state molte ed estremamente varie: parliamo di ben 133 attività programmate (n°40 visite guidate di approfondimento tematico e n°93 conferenze-approfondimenti tra cui le conferenze dedicate al tema dei “tesori mai visti” con presentazione ogni giovedì sera dal 12 maggio al 29 settembre 2016 di reperti dei depositi del Museo selezionati sulla base di tematiche e contesti archeologici) e n°150 attività didattiche (laboratori per bambini ed adulti di archeologia e di restauro).
Il Museo ha accolto anche n°30 attività di studio scientifico e di ricerca, tra cui un progetto tuttora in corso di collaborazione tra il Laboratorio di Archeometria dell’Università del Salento ed il Museo finalizzato alle analisi chimiche degli ori del Museo che sarà esteso alle varie classi ceramiche.
Numerose conferenze e giornate di studio sono state realizzate in collaborazione con l’associazione “Amici dei Musei di Taranto Onlus” e con la Delegazione FAI Taranto. Dunque, una grande attenzione ai diversi target di pubblico, e non solo agli specialisti. Ciò però non ha voluto dire una banalizzazione dei contenuti: infatti sia nelle visite guidate tematiche, sia nelle conversazioni scientifiche sui “Tesori mai visti”, materiali non in esposizione prelevati dai depositi del Museo, l’incontro fra esperti e visitatori ha permesso di parlare di archeologia stratigrafica, di topografia, di antropologia culturale e di cultura materiale, svecchiando l’approccio prettamente storico artistico tradizionale e spaziando dall’Arcaismo all’Alto Medioevo.
Il MArTA ha inoltre dedicato spazio al territorio del quale ha accolto gli stimoli costruttivi. Grande successo ha infatti avuto la rassegna “Musica al Museo, ovvero MarTA in Musica”, in collaborazione con l’Istituto di Studi Musicali G. Paisiello e l’Associazione “Domenico Savino”, costituita da n°18 concerti di musicisti di fama internazionale e di giovani talenti ionici, di cui 8 concerti-aperitivo con la collaborazione del progetto “La cambusa di Assonautica” teso alla valorizzazione delle eccellenze del territorio ionico.
La Compagnia teatrale “Crest” ha realizzato 4 spettacoli evento appositamente creati e dedicati alla mitologia classica ed alle collezioni archeologiche del Museo. E’ stata organizzata, in collaborazione con l’associazione di ricostruzione storica “Li cavalieri delle terre tarantine”, una giornata di ricostruzione storica di un accampamento militare magno-greco all’interno del chiostro del Museo, in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio”.
Il Museo ha presentato una mostra di arte contemporanea di video-arte, dal titolo “Another Me”, a cura dell’associazione “Rosso Contemporaneo”, con le opere di sette artisti ionici, all’interno delle sale espositive del I piano del Museo: una mostra dedicata al Genius Loci. L’entusiasmo dei visitatori coinvolti nelle iniziative ci rende orgogliosi e li rende, come esplicitamente affermato da molti nostri ospiti, ambasciatori di una nuova e positiva immagine della città di Taranto.
L’apertura al pubblico non ha comunque fermato la ricerca scientifica del museo ad autonomia speciale che, avviata nel 2016, prosegue vento in poppa nel 2017. Attraverso la Direzione, il Museo è stato presente a numerosi convegni. Reperti provenienti dalle collezioni del Museo sono stati esposti al Metropolitan Museum di New York, e al Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Il museo ha ospitato importanti relatori e giornate di lavoro delle associazioni professionali degli archeologi.
Sono in atto importanti attività di riordino dei depositi e delle collezioni numismatiche del Museo. Anche il mondo della scuola è stato coinvolto in questo trend costruttivo: al momento sono otto gli istituti superiori di II grado che svolgono attività di alternanza scuola lavoro al Museo, con progetti specifici calibrati sul piano formativo delle scuole stesse. Insomma, c’è di che essere soddisfatti. Un anno di duro lavoro, ma ne valeva la pena.
Il 2017 si annuncia altrettanto impegnativo. Del resto, lo staff del MArTA non si adagia sugli allori. Nel corso dell’anno sarà trasmesso da RAI Cultura il documentario “Mare Nostrum”, una parte del quale concerne il museo.
È in fase di progettazione una performance di esperienze immersive attraverso video mapping e light design per valorizzare la sede del Museo. Si elencano le principali attività in fieri per il 2017:
A. MOSTRE “Taranto e il mare”.
Per il 2017, si propone di avviare lo studio di un progetto, all’interno di un progetto Interreg Italia-Grecia, dal titolo “Taranto e il mare”, da poter sviluppare con le Università pugliesi nonché con la Regione Puglia, la Camera di Commercio di Taranto, l’Università di Corfù e l’Eforia di Corfù, e le cooperative pescatori dei territori. Il nostro Mediterraneo, come ricordava anche Platone, da sempre è stato un mare che unisce, e non divide. Via di commerci, via di uomini, via del sacro, il mare costituisce anche mezzo di trasmissione e di incontro attraverso cui Occidente e Oriente, Puglia e Corfù dialogano.
Il Thot di Porto Cesareo: tra oralità e scrittura nel Mediterraneo antico Per il 2017, si avvia un progetto su una mostra in co-curatela con il Museo Egizio di Torino, da organizzarsi a Porto Cesareo, sul Thot conservato al Museo Archeologico Nazionale di Taranto e rinvenuto nelle acque di Porto Cesareo, sul tema del rapporto tra oralità e scrittura nel Mediterraneo antico. Micro-mostre sui contesti archeologici dalla città
Per il 2017, si prevede di organizzare piccole mostre tematiche all’interno del Museo dedicate ai contesti archeologici dalla città, sulla base dello studio dei reperti dei depositi del Museo, grazie ad attività di collaborazione scientifica con le università pugliesi.
B. ATTIVITA’ SCIENTIFICA
Progetto dei depositi Si è iniziato un progetto di studio e di riordino dei contesti inediti dei depositi del Museo, nonché un progetto di attività di catalogazione e di inventario dei depositi museali. Tali progetti sono ancora in corso e proseguiranno nei prossimi anni, vista l’enorme mole di materiali e di problematiche scientifiche alla base. Progetto Interreg Italia-Grecia
E’ un progetto culturale proposto dalla Regione Puglia, all’interno dell’Interreg Taranto-Patrasso, dal titolo “MARHE_Mediterranean ARchipelago of HEritage: Taranto and Patras” in collaborazione con le università pugliesi, il comune di Patrasso e la Regione greca di Patrasso, in cui il Museo, è partner associato, basato sui rapporti e gli scambi tra Taranto e Patrasso. Progetto Horizon 2020 In collaborazione con l’Ecole pratique des Hautes Etudes di Parigi, si prevede un progetto di valorizzazione 3D del patrimonio scultoreo ellenistico del Museo, all’interno del progetto “Horizon”.
Progetto di studio e di restauro, di valorizzazione delle monete Si procederà allo studio di alcuni contesti monetali nonché al restauro di alcuni reperti numismatici al fine di procedere alla programmazione di piccole mostre dedicate al ricco patrimonio numismatico del Museo.
C. IL PROGETTO “MArTA 3.0”
Il progetto “MArTA 3.0”, finanziato nell’ambito del Programma Operativo (PON “Sviluppo e Cultura) europeo FESR 2014-2020 con 2.507.000 euro, pone l’obiettivo generale di rinnovare, integrare ed estendere l’offerta culturale del Museo, facendo uso delle più moderne tecnologie ICT ed erogando contenuti innovativi ed interattivi che prevedano il coinvolgimento emotivo e la partecipazione attiva e sociale del visitatore.
Il progetto si inserisce all’interno di una più ampia strategia di riqualificazione e rilancio dell’attrattore MArTA con l’obiettivo strategico che tale rilancio possa riflettersi in maniera osmotica anche verso il contesto sociale e culturale dell’area tarantina e regionale pugliese, generando in tal modo un circolo virtuoso in grado di sostenere ed alimentare processi di innovazione sociale.
D. PROGRAMMAZIONE CULTURALE ANNUALE DI EVENTI E PERCORSI TEMATICI
Nel 2017, si prevede l’acquisizione di nuove fasce di pubblico attraverso forum e workshop tematici in partnership con altre istituzioni e associazioni. Saranno riproposti con apposito bando pubblico i concerti al Museo.
Per elaborare una strategia rivolta ad un pubblico differenziato, si attueranno diverse attività anche dialoganti fra di loro: · studiosi ed esperti: ricerca, conferenze, approfondimenti, mostre; · scuola e mondo delle associazioni culturali di alto profilo: corsi di formazione per docenti e guide, itinerari tematici mensili, conferenze, servizio di assistenza didattica per progetti e per alternanza scuola-lavoro, progetti su scala nazionale in collaborazione con il MIUR; · adulti e università terza età: laboratori didattici quali restauro, catalogazione, tecniche di scavo, ceramica, decorazione ecc; · mondo dell’infanzia: laboratori a tema.
L’inclusione sociale sarà un obiettivo-faro della politica culturale del Museo, con progetti rivolti alle periferie di Taranto ed alla Città Vecchia nonché ai centri di accoglienza per migranti, con tematiche relative alla storia del territorio ed alla multi-culturalità.
E. POLITICA EDITORIALE
Nel 2017, si prevede la creazione di una politica editoriale “MArTA”. F. COMUNICAZIONE E PROMOZIONE Si prevede un progetto di strategia di comunicazione e marketing. Si attueranno progetti di fundraising e di crowdfunding con specialisti del settore.
Inoltre, si procederà alla creazione di un nuovo sito web del Museo. Ci auspichiamo di poter realizzare presto il progetto di creazione di una caffetteria-ristorante del Museo. In estrema sintesi, deve proseguire il rapporto simbiotico ed identitario fra Taranto e il suo Museo.
La città di Taranto e le sue grandi risorse storiche, naturalistiche e monumentali nonché il suo ricco patrimonio immateriale sono per il Museo Archeologico Nazionale di Taranto un elemento imprescindibile dal quale partire per la propria progettazione, per comunicare e trasmettere l’immagine di una città profondamente intrisa di bellezza, di storia e di eccellenze.
La Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto Dott.ssa Eva Degl’Innocenti