SAVA. Scuole pubbliche. Spesi oltre 800 mila euro per la coibentazione e l’isolamento termico e non funzionano i termosifoni. Sindaco pro tempore IAIA e assessore Saracino, dove siete?
Le esaltazioni dell’amministrazione IAIA si squagliano alle prime verifiche
Fu prodotto dalla passata amministrazione un progetto per la coibentazione e l’isolamento termico delle due Scuole elementari, “Bonsegna” e “Gigante” con finanziamento europeo di oltre 800 mila euro. Progetto questo che fu approvato e finanziato interamente per la sua realizzazione. L’amministrazione IAIA, tra tutte le fortune che ha trovato al suo insediamento 5 anni fa, si trovò solo ad appaltare questa opera per le migliorie dei due plessi scolastici savesi.
Al “Bonsegna” furono sostituiti gli infissi, fatti lavori idonei per la tenuta termica. Al “Gigante”, tra tutte le altre cose, furono coibentate tutte le facciate esterne del plesso con un nuovo sistema di isolamento termico. Quindi questi due istituti scolastici pubblici furono resi a perfetta norma con le direttive europee quasi tre anni fa. Ai giorni nostri constatiamo questo: non funzionano gli elementi radianti. O meglio, le fonti di calore che avrebbero permesso agli alunni di passare le ore scolastiche ad una temperatura migliore rispetto al grande gelo che imperversa in queste due prime settimane del nuovo anno sono andate in tilt. E allora la domanda è questa: chi amministra questo paese?
C’è forse un sindaco, un assessore preposto al ramo che hanno la responsabilità amministrativa riguardante, in specifico, questi due plessi scolastici?
Sulla carta ci sono. E di che maniera pure. Ma di fatto, alla luce di questi eventi meterologici che hanno visto molte mamme non mandare i loro figli in quanto le aule sono gelate, vengono chiamati sul banco degli imputati. Come facevano a non sapere che gli elementi radianti non funzionavano, o non funzionavano affatto bene? Questa si chiama prevenzione. E un amministratore, sindaco o assessore chi che sia, hanno le responsabilità dirette del loro operato nella gestione dei plessi scolastici, in questo caso del “Bonsegna” e del “Gigante”. Questo freddo gelido, e di conseguenza l’arrivo della neve, era stato già pronosticato 15 giorni prima del suo arrivo.
E logica avrebbe voluto che i due, sindaco pro tempore IAIA e il fido assessore Giuseppe Saracino, avevano il compito di verificare il giusto funzionamento dei elementi radianti. E non lo hanno fatto se il risultato è dato dalle vivaci proteste delle mamme che hanno lamentato fortemente la mancanza di riscaldamento nelle aule dei loro figli. E allora, come la mettiamo, con questo sindaco e con questo assessore che in queste ultime settimane si stanno prodigando con manifesti e pubblicità varie a voler mettere fortemente in evidenza il loro operato su ogni cosa che fanno quando il risultato, quello più elementare, non è stato raggiunto in questi due plessi scolastici?
Ma forse scordano che sono stati spesi oltre 800 mila euro per la coibentazione e l’isolamento termico per queste due scuole pubbliche? Certo che fa rabbia notare un immobilismo amministrativo che solo su facebook viene decantato come un nuovo modo di amministrare, come un nuovo modo di vivere questo paese grazie a questa squadra governativa locale. Ma se il risultato è questo disastro, e non è il solo, le esaltazioni amministrative sui social durano il tempo che durano. Ci vogliono i fatti. E i fatti ci dicono questo: sono stati trovati belli e pronti progettazione e finanziamento per queste due strutture pubbliche.
Il sindaco pro tempore savese & company avrebbero dovuto baciare la dea bendata in quanto non sono lavori ideati e progettati da loro. E spesse volte si assumono la paternità, realizzazione dei parchi pubblici compresi, quando di loro non c’è nulla. Hanno trovato opere pubbliche già progettate e finanziate, le quali erano lì su di un piatto d’argento. La lista è lunga del patrimonio ereditato da Aldo Maggi. Ma al “Bonsegna” e al “Gigante”, alla luce di questa ultima settimana, la situazione è particolarmente ridicola per questa amministrazione, tragica per le mamme degli alunni.
Come si fa, dopo aver speso oltre 800 mila euro per gli isolamenti termici e la coibentazione, a non verificare prima il giusto funzionamento degli elementi radianti nelle aule quando il gelo era stato abbondantemente annunciato? Già. Come si fa? Ma su questo sono bravi.
Giovanni Caforio