TARANTO. Torna lo scrittore ed animatore sociale Pino Roveredo il 25 e 26 gennaio

TARANTO. Torna lo scrittore ed animatore sociale Pino Roveredo il 25 e 26 gennaio

Incontro con la stampa da GILGAMESH, oggi alle 12.00

Pino Roveredo torna a TARANTO invitato dal team di “Tarentum legge”, una cordata di realtà culturali, come l’Auditorium “Tarentum” (Centro di Cultura e di ascolto) ed il Presidio del Libro “Rosa pristina”,  e di Istituti superiori (“Aristosseno”, “Ferraris Quinto Ennio”, “Archita”, “Vittorino da Feltre”), Scuole  dove si fa promozione della Lettura e della Città.

L’incontro con lo Scrittore triestino è il primo di una RASSEGNA che  si propone di portare A TARANTO, come già fatto in Dicembre scorso con la MARAINI, Personalità significative della Cultura,  particolarmente versate nel SERVIZIO all’Uomo: dopo Roveredo si progettano incontri con Antonio Dikele Distefano, Jamila Hassoune, Giacomo Mazzariol ed una matinée, “Taranto legge”, il 26 Febbraio, appuntamento annuale alla sua II edizione (l’anno scorso ospiti Riondino, Diodato, Fido Guido ed altri) con Personalità dello spettacolo e delle professionalità generose nell’impegno  civile. 

Il tutto con lo scopo  di  rafforzare la pratica ed il piacere della Lettura IN TUTTE LE ETA’ DELLA VITA e creare tessuto sociale in Città intorno a nodi etici e culturali forti.

INCONTRO SERALE CON ROVEREDO AL TARENTUM alle 18.00 del 25 GENNAIO. Converseranno della Sua ESPERIEZA LETTERARIA E DI VITA il Direttore del “Tarentum” Riccardo Rossano, e Miriam Putignano, fondatrice Presidio del Libro “Rosa pristina” di TA

Il 26/01 alla BIBLIOTECA “MOTOLESE”, VIA LISIPPO, 8 TA, al QUARTIERE TAMBURI, alle ore 9,30, si parlerà di DIRITTI VIOLATI dall’inquinamento: ROVEREDO rappresenterà le istanze della popolazione triestina che sta reagendo alla presenza inquinante dell’Acciaieria Lucchini. A rappresentare TA ed il “Comitato Puglisi”, nato sui Tamburi per riflettere sulle possibilità di sviluppo alternativo alla grande Industria (non solo  ILVA),  la prof Lucia Schiavone,  Liceo “Aristosseno” TA

Il 26 pomeriggio poi, a partire dalle 15.30, ROVEREDO incontra presso la casa circondariale di TA la realtà penitenziaria e si rifletterà sul valore riabilitativo della detenzione, tema saliente delle Sue più recenti campagne civili. L’incontro è a cura della Prof.ssa Vittoria Bosco,  Liceo “Archita”, che converserà con l’Autore.

“Una Persona INTELLIGENTE”

Nel 2005 Roveredo riceve il premio Campiello per la raccolta di racconti Mandami a dire. “Mi sento penultimo”, rispose allora alla domanda di chi voleva raccogliere le Sue emozioni.

Lo Scrittore vede infatti il mondo diviso tra “ultimi e penultimi”: i primi sono i dimenticati, coloro che presentano debolezze psicologiche,  problemi caratteriali e di salute, e abitano il “mondo della disgrazia”; i secondi, invece, sono i fortunati, i salvati che abitano il mondo dei sani: NOI. Parte del suo lavoro – e della sua vita – è proprio raccontare gli ultimi. Lo aveva fatto nell’indimenticabile  Capriole in salita ( 1996).

Non solo raccontare, però, ma anche condividere queste realtà: da operatore di strada confida che è proprio ciò che fa che gli “permette di salvarsi  salvando”. Operaio, poi giornalista, scrittore, collaboratore de “Il Piccolo” di Trieste, operatore di strada, Roveredo non ha sempre fatto parte del mondo dei penultimi. E lo racconta con grande consapevolezza ed invidiabile dignità. Figlio di genitori sordomuti, impara a comunicare prima con i gesti, poi con le parole.

Alla conclusione di un’infanzia difficile, si abbandona più volte alle braccia sirene dell’alcol, e all’età di soli 17 anni fa esperienza sia del manicomio che del carcere. Nel primo passerà una notte che non potrà mai dimenticare, in cui toccherà con mano la paura nera e la vergogna che scava fosse a cielo aperto nella dignità e nell’orgoglio propri dei sani. Con il carcere Roveredo ha un rapporto molto particolare: qui legge il suo primo libro intero, qui scopre il capolavoro che tuttora legge almeno una volta all’anno: Se questo è un uomo.

È stato un altro carcerato a donargli quel libro, accompagnando il gesto con le seguenti parole: “Toh, Pino, leggi! Che tu la stoffa per essere un vero delinquente non ce l’hai…”. Proprio in carcere, all’età di soli 17 anni, il padre lo pregherà: “Pino, cerca almeno di diventare una bella persona”.

Padre che Roveredo ricorda anche con le seguenti parole: “Lui mi voleva campione del mondo. Mia madre mi voleva. Punto.” Padre al quale, proprio per questo, lo scrittore triestino continua a rivolgersi nonostante la morte, tanto da dedicargli il libro Mio padre votava Berlinguer, pubblicato nel 2012. È il primo operatore in Europa ad aver ottenuto la carica di Garante Regionale delle Persone private delle Libertà dopo aver vissuto personalmente l’esperienza del carcere.

Sostiene che la lettura e la cultura siano in questo tipo di ambiente qualcosa di estremamente salvifico, e non a caso afferma che generalmente si legge più nel mondo del disagio che nel mondo dei sani. Roveredo in questi ultimissimi anni sta conducendo anche battaglie contro l’invivibilità delle Città ed  i tristemente noti problemi del sistema carcerario italiano: il sovraffollamento, la mancanza di servizi, la recidività dei delinquenti, l’indifferenza diffusa nei confronti di un ambiente che non permette riflessioni serene, ma stimola piuttosto una rabbia sempre più dura.

Bisognerebbe puntare sull’organizzazione di corsi, sull’insegnamento dei mestieri utili. Sarebbe essenziale inoltre dare la possibilità alle persone che ci vivono di sentirsi più umane, per permettere una riflessione serena su quanto compiuto; risulta difficile farlo in luoghi definibili “una bestemmia all’umanità”.  

E poi per Roveredo c’è il mondo della FOLLIA di Ballando con Cecilia . Un libro che diventerà anche pellicola, con l’interpretazione di Ornella Vanoni ed Antonio Albanese, ammaliati dal tagliente resoconto di Roveredo sull’esperienza vissuta come animatore in una “Casa di Matti”. E Cecilia ne è indubbia protagonista. Una donna dura e spigolosa, un’anima di 96 anni, di cui trentasei vissuti in libertà e sessanta vissuti in manicomio.

Cecilia di cui Roveredo confessa di essersi innamorato, e di aver corteggiato per due anni per guadagnarsi la piccola libertà di raccontarle il mondo che la donna non conosceva più se non attraverso una polverosa finestra. Cecilia che, nel momento in cui un infermiere le annuncia che l’animatore sta scrivendo un libro su di lei, risponde quasi sputando con una concisa battuta: “Ho sempre detto che Pino è una persona intelligente.” (liberamente tratto da Elena Tuan in “Sconfinare”  http://www.sconfinare.net/pino-roveredo-campiello-2005-si-racconta-al-mittelibro/)

OPERE narrative più lette di  Pino Roveredo

Mandami a dire (racconti 2005. Premio Campiello, Premio Predazzo, Premio Anmil, Premio “Il campione”), Romanzi : Capriole in salita (riedito nel 2006), Caracreatura (Premio Torre di Castruccio 2008), Attenti alle Rose (2009. Premi “La Lizza d’oro” di Massa Carrara e “Giuseppa Giusti” di Monsummano), editi da Bompiani . Nel 2010 esce, sempre per Bompiani, La melodia del corvo. Nel 2012 Mio padre votava Berlinguer, una lettera appassionata al padre, una riflessione sofferta e carica di speranza su come si può diventare con fatica “brave persone”. Nel 2016 esce ( Bompiani)  una nuova raccolta di Racconti Mastica e sputa: un viaggio attraverso le Città del cuore di Pino Roveredo, un percorso attraverso le luci e le ombre della convivenza civile.

Bibliografia completa https://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Roveredo

  • Capriole in salita, LINT, Trieste, 1996
  • Una risata piena di finestre, LINT, Trieste, 1997
  • La città dei cancelli, LINT, Trieste, 1998
  • La bela vita, LINT, Trieste, 1998
  • Ballando con Cecilia, LINT, Trieste, 2000
  • Centro diurno/Le fa male qui?, LINT, Trieste, 2000
  • San Martino al Campo – Trent’anni, LINT, Trieste, 2000
  • Schizzi di vino in brodo, Circolo “IL MENOCCHIO”, Montereale Valcellina, 2001
  • Cara Trieste, Il Piccolo, Trieste, 2004
  • Mandami a dire, Bompiani, Milano, 2005
  • Andar per fodere/Un giro tra le pieghe di TriesteTrieste, 2006
  • Capriole in salita, Bompiani, Milano2006
  • Caracreatura, Bompiani, Milano, 2007
  • Vis-à-vis, Il Sole 24 Ore – Regione FVG, Trieste, 2007
  • Attenti alle rose, Bompiani, Milano, 2009
  • La melodia del corvo, Bompiani, Milano, 2010
  • Mio padre votava Berlinguer, Bompiani, Milano, 2012

Opere teatrali

  • La bela vita
  • Centro diurno
  • Le fa male qui?
  • Sarà il paradiso…
  • L’ultima corsa
  • Mercoledì
  • Ballando con cecilia
  • Le chiavi di Melara
  • Volevo tanto dirti che…
  • Cari estinti
  • La pankina
  • Capriole in salita
  • Caracreatura
  • Succo d’aceto
  • D…come Donna
  • La melodia del corvo
  • La legge è uguale per tutti?
  • Quarto binario

A cura di Lucia Schiavone

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