LIZZANO. “Discarica Vergine, una bomba ecologica pronta a esplodere”
‘Attiva Lizzano’ scrive a Tamburrano
L’associazione Attiva Lizzano esorta la Provincia affinché si arrestino i danni arrecati dalla discarica Vergine. Di seguito, riportiamo brevemente ciò che è stato scritto nella missiva indirizzata al Presidente Tamburrano.
“Dal 10 febbraio 2014, data del sequestro della discarica, nessuna azione è stata compiuta dalla provincia per impedire che l’enorme quantità di percolato penetri nella falda, come risulta dalle analisi dell’acqua prelevate dai pozzi spia all’interno della stessa, effettuate dall’ARPA.
Nel Consiglio Provinciale si sottolineava uno stato di emergenza che rendeva improrogabile la bonifica del sito, resa più urgente dall’illecita gestione dei rifiuti conferiti. Avendo restituito la Provincia tutto il deposito cauzionale a garanzia della bonifica, si affermava, in mancanza di fondi, che la situazione era tanto grave da dover decidere sulla voltura dell’AIA alla società Lutum che si assumeva l’onere della bonifica, della messa a norma della discarica e la sua gestione.
Attiva Lizzano, senza che mai siano state bonificate le aree delle vecchie discariche, impedì questa manovra. Nulla è stato fatto, la situazione è diventata disastrosa, ma nulla si muove. Tutto è fermo, escluso il percolato che continua a dilagare in un territorio che ha intorno coltivazioni e aree dedicate alla pastorizia.
Il dott. Tamburrano – continua l’associazione – ha comunicato la conclusione del procedimento per l’individuazione del responsabile del superamento della soglia di contaminazione delle acque sotterranee e l’avvio della messa in sicurezza del sito.
Questo atto amministrativo è indispensabile per avviare la messa in sicurezza, la bonifica e la chiusura definitiva della discarica.
E’ passato più di un mese – conclude Attiva Lizzano – e questa ordinanza non è stata ancora emessa, cosa aspetta Sig. Presidente?”