MANDURIA. Depuratore consortile. C’è l’intesa sulla modifica da apportare al progetto per la realizzazione del depuratore: il mare è salvo

MANDURIA. Depuratore consortile. C’è l’intesa sulla modifica da apportare al progetto per la realizzazione del depuratore: il mare è salvo

Non appena saranno perfezionati gli ultimi passaggi burocratici (compresa l’approvazione della variante da parte del Consiglio comunale), i lavori potranno partire

Sono queste le ultime, positive, novità che filtrano dalla vertenza-depuratore. Da quel che ci risulta, a seguito delle risultanze dei confronti tecnico-scientifici tra il Direttore del Dipartimento Infrastrutture e Ambiente, Barbara Valenzano e il prof. Mario Del Prete, il governatore Michele Emiliano ha esaudito le pressanti richieste dei “Comitati no scarico a mare”, della popolazione, delle Amministrazioni comunali di Manduria e Avetrana e dei consiglieri regionali Luigi Morgante e Peppo Turco, che hanno costantemente seguito la vicenda.

«Il mare e le spiagge della costa manduriana saranno tutelati dalla nuova variante progettuale, che prevede reflui depurati al massimo del livello (ai sensi del decreto 185/2003), ottenendo così acque assimilabili ad acque potabili, ad eccezione dei fosfati e dei nitrati che sono utili a fini agronomici» rende noto  Mario Del Prete.

«Le acque depurate saranno impiegate per “usi plurimi” (agricoltura, irrigazione del sottobosco, irrigazione delle aree retrodunali, usi industriali, ovvero lavaggio stradale, approvvigionamento terziario, anti-incendio) realizzando “buffer ecologici” ed aree di lagunaggio aventi funzione “idraulica”, ossia di vasche di equalizzazione e raccolta». Neppure lo scarico di emergenza finirà in mare. «La variante prevede quindi il riutilizzo di tutti i reflui depurati e uno scarico di emergenza in corpo idrico superficiale (obbligatorio per legge), previsto, per un massimo di 15 occasioni per anno, nei casi di piogge brevi ed intense» afferma Del Prete.

«Con la modifica del vigente Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia, si procederà all’eliminazione dello scarico in mare mediante condotta sottomarina, sostituendolo con recapito su suolo nonché, solo in circostanze eccezionali, con lo sverso del troppo pieno in corpo idrico superficiale episodico, inserito nel reticolo idrografico della carta idrogeomorfologica regionale».

Una conferma arriva anche dall’ing. Barbara Valenzano. «Definita la questione del recapito finale, entro oggi verrà comunicata al Gestore la necessità di riprendere i lavori per l’adeguamento del depuratore, già autorizzato con provvedimento VIA dal dipartimento infrastrutture.

viv@voce

Lascia un commento