SAVA. Raccolta differenziata porta a porta. Ma la Igeco ha trovato l’America?

SAVA. Raccolta differenziata porta a porta. Ma la Igeco ha trovato l’America?

Un contratto che prevede due milioni di euro all’anno, integrato con altri 800 mila euro sempre all’anno e ora ne chiede altri 500 mila euro

Che in questi giorni Sava è stato premiato come uno dei primi paesi ricicloni della Puglia è un merito. E questo merito va ascritto alla dedizione del savese alla collaborazione per la raccolta differenziata. Ma visto che siamo già in campagna elettorale il sindaco pro tempore IAIA spezza lance a favore di tutti, alla luce di questo brillante risultato raggiunto. Ma forse lo IAIA scorda, o fa finta, che ci sono i numeri.

E sui numeri non si scappa. Sono lì che battono cassa. E di che maniera pure. Vediamoli: il contratto iniziale con la Igeco e il nostro Ente pubblico parla di circa due milioni di euro all’anno. Contratto questo stipulato, e con il servizio in partenza, nell’inverno del 2013. Un anno dopo la Igeco comunica al nostro Comune che l’indifferenziato non può più essere recapitato nella vicina Manduria in quanto la discarica è satura. Quindi? Destinazione nuova diventa Massafra.

Variazione di costi per questa nuova destinazione? 800 mila euro. E l’amministrazione IAIA acconsente senza che dall’opposizione nessuno, dico nessuno, chiede le classiche carte per la valutazione di detto importo e da qui verificare l’idoneità della richiesta del soggetto privato. E siamo nell’ordine di circa 3 milioni di euro, costo questo che ricade completamente sul contribuente. Al 100%. E’ notizia di questi giorni che la Igeco batte di nuovo cassa: chiedi altri 500 mila euro in quanto il trasporto dell’indifferenziato è aumentato di peso.

Da qui, e questo lo stiamo verificando in questo ultimo mese, il controllo della Polizia municipale il giorno di ogni martedì settimanale al controllo dei bustoni neri poggiati vicino alle abitazioni con la successiva apertura dei medesimi per vedere se il contribuente ha differenziato bene o male.

Se è male, è pronta la sanzione: 50 euro di multa. Ma oltre tutto ciò, giusto anche il controllo ma forse dovevano effettuarlo prima, troviamo che il nostro Comune non è stato all’altezza di gestire questo rapporto con la compagnia privata della raccolta porta a porta. Fosse stato più oculato, e rispettoso del denaro del savese, avrebbe dovuto come minimo valutare, magari con una apposita Commissione consiliare, le varianti in corso della raccolta.

Varianti queste che hanno subito un aumento, rispetto al contratto, le quali hanno fatto lievitare di oltre il 40% i costi.

Eh già, oggi la via più facile è decantare i meriti: ma a che prezzo? E di questo il sindaco pro tempore Dario IAIA non lo dice.

E chiamulu fessa …

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento