TARANTO. 73ª Stagione Concertistica. “NAUFRAGIO CON SPETTATORE”, Compagnia Zappalà Danza
Auditorium Tatà, oggi mercoledì 22 marzo, alle ore 21
È tempo di danza contemporanea, per gli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» di Taranto, che nell’ambito della 73esima Stagione concertistica ospitano la Compagnia Zappalà, tra le realtà di punta nel panorama italiano, con lo spettacolo «Naufragio con spettatore», in programma mercoledì 22 marzo (ore 21), all’Auditorium Tatà (biglietti euro 25, ridotti euro 18, info 099.730.39.72).
Prima tappa di «Odisseo», dal progetto «Re-mapping Sicily», «Naufragio con spettatore» è liberamente ispirato all’omonimo saggio di Hans Blumenberg e porta la firma del coreografo Roberto Zappalà, tra i nomi di spicco della nuova scena e autore di una partitura per due danzatori, Roberto Provenzano e Fernando Roland Ferrer, impegnati sulle musiche di Bach e Gounod suonate dal vivo dal pianista Luca Ballerini, affiancato dal soprano Marianna Cappellani.
Accompagnato anche da spunti emotivi tratti dall’opera pittorica di Théodore Gericault «La zattera della medusa», «Naufragio con spettatore» è un lavoro sull’emigrazione/immigrazione e sul rapporto che gli occidentali hanno con il popolo migrante. Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano nel Mediterraneo, con al centro la Sicilia, sin dall’Ottocento terra di emigrazione. Pertanto, prendendo le mosse dall’idea di naufragio, Zappalà approda ai temi del viaggio, della fame/sete, della morte/salvezza e dell’assenza di spazio, con continui riferimenti a Ulisse ed, inevitabilmente, alla cronaca di questi ultimi anni, segnata dai disperati attraversamenti dei migranti e da decine di tragici naufragi. Su tutti, quello di Porto Palo (il più grande nella storia del Mediterraneo dalla Seconda Guerra Mondiale) a quello del marzo 2009, quando più di trecentocinquanta migranti in cerca di speranza e salvezza su tre imbarcazioni morirono annegati al largo delle coste della Libia.
Un tema particolarmente sentito dal coreografo catanese, capace come nessun altro di narrare con i corpi la «sua» Sicilia e gli avvenimenti che la vedono protagonista ormai da decenni nel cuore del Mediterraneo, luogo di attraversamenti. E proprio in Sicilia, a Catania, Zappalà ha fondato un centro di eccellenza per la danza contemporanea, Scenario Pubblico, riconosciuto dal Ministero come Centro di produzione nazionale.
Nata nel 1990, la Compagnia Zappalà Danza si distingue, inoltre, per il suo repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico e prolifico di Roberto Zappalà con il suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò, con cui negli anni ha tracciato un percorso progettuale in continua espansione. Tale collaborazione ha, quindi, permesso la realizzazione di produzioni di diversa tipologia, dalle creazioni intime per pochi danzatori a quelle con l’intera compagnia per grandi teatri, e ancora elaborazioni per spazi poco convenzionali. Caratteristica delle creazioni, molte delle quali realizzate con le musiche dal vivo (come per l’appunto «Naufragio con spettatore»), è anche un rigoroso lavoro sul linguaggio che ha determinato la definizione di un idioma specifico denominato MoDem.
Tra l’altro, accanto a «re-mapping Sicily», Zappalà ha elaborato altri percorsi articolati all’interno di ampi progetti pluriennali, tra cui «Corpi incompiuti» (2002-2007), «Instruments» (2007-2009) e «Transiti Humanitatis» ( 2015-2017). Diversi i premi ottenuti, tra i quali il premio Danza&Danza 2009 per «A.semu tutti devoti tutti?» (Migliore produzione italiana) e il premio Danza&Danza 2015 per «La Nona (dal caos, il corpo)» (Produzione italiana dell’anno).
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