SAVA. Save the Children. “Illuminiamo il futuro”. Veronica Buccoliero e l’Arci Calypso testimonial
La psicologa nell’IC “Bonsegna” con il suo Psicolabirinto, i secondi hanno organizzato una serie di laboratori per adolescenti
Al “Bonsegna” per dare ai bambini la possibilità di giocare e conoscere meglio le proprie emozioni mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, i laboratori dell’Arci Calypso si svolgeranno presso l’ex macello sabato 8 aprile a partire dalle 17.00.
Save the Children è l’organizzazione internazionale da sempre impegnata nella tutela e nella promozione dei diritti dei minori in Italia e nel mondo.
Anche quest’anno viene rilanciata da Save the Children la campagna di sensibilizzazione “Illuminiamo il futuro” contro la povertà educativa, in modo specifico la campagna avrà inizio domani e si svolgerà con una serie di iniziative gratuite per bambini e ragazzi fino a domenica 9 aprile.
Ci saranno eventi in collaborazione con altre associazioni anche a Sava e Manduria, oltre che direttamente a Taranto. In più quest’anno (il primo anno di lancio della campagna è stato l’anno scorso) è stata lanciata da Save the Children anche una petizione con tre punti concreti (asili nido per tutti, mensa scolastica per tutti, sostegno economico alle famiglie più disagiate) proprio in merito al contrasto della povertà educativa.
IL MANIFESTO
Tutti i bambini sono pronti a partire verso il futuro per realizzare i loro sogni: ma ci sono quelli che riescono a prendere l’aereo e quelli che restano a casa. Oltre un milione di voli cancellati soltanto in Italia. Attese deluse, promesse non mantenute, energie sprecate. Michele avrebbe voluto diventare un dottore. Chiara una biologa. Martina una pianista. Già da piccoli avevano mostrato il talento necessario, eppure il velivolo che doveva portarli a destinazione non è decollato.
Perché loro non ce la fanno mentre altri ci riescono? Dipende dall’ambiente in cui sono cresciuti: denutriti, malvestiti, sfruttati, ingannati, traditi, costretti a vivere un’infanzia mutilata.
Un bambino affamato non si può nascondere: lo vedono tutti. Ma esiste anche un’altra privazione, invisibile, a danno dei minori. Un disagio nascosto ancora più diffuso di quello economico, sebbene ad esso collegato.
È la cosiddetta povertà educativa che può annidarsi in luoghi imprevisti.
Si tratta di una ferita profonda e drammatica. Alcuni insegnanti la scoprono in certi alunni, ad esempio nell’ora di italiano o matematica: ma è soltanto la punta emergente dell’iceberg. Dietro la debolezza nella lettura o nel calcolo aritmetico si celano quasi sempre la solitudine, l’angustia, lo squallore che gli scolari hanno respirato nelle loro città sin dalla più tenera età.
La mancanza di basi culturali e linguistiche riguarda tanti adolescenti, spesso provenienti da famiglie a basso reddito. Ragazzi che non leggono, non fanno sport, non vanno a teatro o al cinema, non hanno relazioni, non dispongono di un collegamento wifi, non sanno cosa sia un museo o un sito archeologico.
Bambini senza favole, senza giochi, senza racconti, senza storie, talvolta senza amici. Cuccioli della specie umana ai quali vengono rubate ogni giorno, prima ancora del cibo, l’emozione, il sorriso, la forza vitale.
Per guarire questa piaga spirituale presente nel cuore dell’Europa è necessario l’impegno congiunto delle principali agenzie educative del nostro Paese: scuola pubblica e privata, famiglie, associazioni, istituzioni civili.
A fare la vera differenza è anche la responsabilità che tutti noi possiamo assumere, nelle nostre azioni quotidiane.
Ti chiediamo di partecipare in modo attivo alla Campagna firmando la petizione per eliminare la povertà infantile in Italia su www.illuminianoilfuturo.it
Andiamo tutti insieme al gate dell’aeroporto dove i bambini stanno aspettando di essere chiamati. Accendiamo il cartellone elettronico delle partenze.
Facciamo in modo che ognuno di loro possa volare. Che nessuno resti a terra. Illuminiamo il futuro dei nostri figli prendendo in custodia il principio di umanità che essi rappresentano. In Italia 1.130.000 bambini vivono in povertà assoluta, senza beni e servizi indispensabili per condurre una vita quotidiana accettabile e senza la possibilità di costruirsi un futuro.
Alla povertà economica si affianca anche un’altra povertà, ugualmente grave e drammatica: quella educativa, ossia la mancanza di opportunità formative per i bambini, come visitare un museo, andare a un concerto, fare sport.
Una povertà che li priva della possibilità di costruirsi un futuro, o anche solo di sognarlo.
Ma l’educazione può illuminare il loro futuro.
Per questo, anche quest’anno Save the Children rilancia la Campagna “Illuminiamo il futuro” dedicata al contrasto della povertà educativa e insieme a tante realtà attive sul territorio nazionale organizza una settimana di mobilitazione dal 3 al 9 aprile 2017.
Eraldo Affinati