TARANTO. Aprile dei Diritti al TaTÀ
Venerdì 7 e lunedì 10 aprile, la quarta edizione del progetto firmato da Cgil Taranto e Crest
Lavoro, il diritto negato. Sarà ancora “Aprile dei Diritti”. Il Crest e la Cgil Taranto rinnovano la loro collaborazione per proporre alla città una riflessione sullo stato dei diritti civili nel nostro Paese per il tramite del teatro. Sarà ancora una volta l’occasione per vedere del buon teatro e per una sorta di riflessione a voce alta – pubblico e attori – intorno alla vita senza lavoro.
La disoccupazione rappresenta il “diritto negato” per eccellenza in una Repubblica fondata sul lavoro.
E, per raccontarlo, sono stati selezionati due spettacoli (al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, il 7 e il 10 aprile) che affrontano da punti di vista diversi la vita e l’immaginario del disoccupato, attraversando ora con accenti comici ora con introspezione la sua quotidianità. Biglietto unico 10 euro. Info: 380.7049710 – 360.498682 (Cgil Taranto) e 099.4707948 (Crest).
venerdì 7 aprile 2017, ore 21
ACTI Teatri Indipendenti
PICCOLA SOCIETÀ DISOCCUPATA
dal teatro di Rémi De Vos
testo e regia Beppe Rosso
con Ture Magro, Barbara Mazzi, Beppe Rosso
Il secondo spettacolo di Beppe Rosso sul mondo del lavoro contemporaneo. Questa volta è il conflitto generazionale ad essere al centro dell’allestimento, quel disagio che intercorre tra giovani e anziani nel affrontare l’attuale trasformazione dell’uomo in rapporto al lavoro.
Tre attori di diversa generazione formano una “piccola società disoccupata”, interpretando vari ruoli in un gioco cinico ed esilarante. Sono personaggi che si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro, una lotta del tutti contro tutti, in cui non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione.
lunedì 10 aprile 2017, ore 21
Piccola Compagnia Dammacco
ESILIO
testo e regia Mariano Dammacco
con Serena Balivo e Mariano Dammacco
spettacolo vincitore Last seen 2016 (miglior spettacolo dell’anno su KLP)
spettacolo finalista al Premio Rete Critica 2016
Serena Balivo seconda classificata al Premio Ubu 2016 per la categoria “Nuovo attore o attrice under 35”
Uno spettacolo che parla agli spettatori delle loro vite in forma trasfigurata, poetica, attraverso i linguaggi del surrealismo, della poesia e dell’umorismo. Secondo passo della “Trilogia della Fine del Mondo” e dedicato a Paolo Ambrosino (storico organizzatore teatrale scomparso nell’ottobre del 2014), “Esilio” racconta la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi.
L’uomo ha perso il suo lavoro e gradualmente questo lo porta a perdere un proprio ruolo nella società fino a smarrire la propria identità, fino a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della città, fino a sentirsi in esilio tra gli uomini e a chiedersi come e perché è finito in tale situazione.