TARANTO. Talò (Uilm): situazione Ilva ed appello ai candidati sindaco
Nota stampa
E’ stata ancora una Pasqua difficile per i lavoratori di Taranto e provincia, a fare i conti con una dura realtà lavorativa nel nostro territorio. Il quadro è stato ben rappresentato nell’omelia dell’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, durante il precetto pasquale svoltosi all’Ilva.
L’arcivescovo ha voluto esprimere agli operai la sua vicinanza e il suo sostegno in questa fase storicamente complessa, di cambiamento. Anche noi della Uilm abbiamo partecipato al precetto e, in questo momento di riflessione coinciso Pasqua, abbiamo condiviso le sue parole, facendole nostre. Si è fatto riferimento alle famiglie dei lavoratori, colpite dalle condizioni incerte di lavoro, ma anche, in tanti casi, dalla malattia e dall’esposizione continua ad agenti inquinanti.
Santoro ha spiegato di non voler rinunciare al precetto, “perché la città non può vivere la sua Settimana Santa se non fa memoria dei suoi dolori, dei fratelli feriti e abbattuti”. La celebrazione è stata l’occasione per ricordare i lavoratori che sono morti a causa del lavoro. Riprendendo le parole dell’arcivescovo, è un “appello di responsabilità ai numerosi attori che in questo momento lavorano alla difficile transizione del siderurgico.
Che, prima di ogni scelta, ci sia una rigorosa valutazione preventiva del rischio sanitario e ambientale e che la popolazione sia informata. Siano prese in considerazione esclusivamente le opzioni che garantiscano il rispetto della dignità e della salute degli operai e la salvaguardia del nostro territorio così gravemente compromesso e sia difesa l’occupazione”. In questa fase di vendita, ha detto, “spero tanto che l’interesse alla produzione non posponga neanche in minima parte il bene di Taranto, a cominciare dalla salute di voi dipendenti e dalla difesa del vostro posto di lavoro”.
Ribadendo la nostra condivisione del pensiero dell’arcivescovo Santoro, ci auguriamo, in questo momento delicato, caratterizzato dalla fase di cessione dell’Ilva e da una grande incertezza per il piano ambientale ed industriale, una giusta risoluzione alle vicissitudini dei lavoratori, non solo dell’Ilva, ma anche di tutti gli altri che stanno attraversando le difficoltà della cassa integrazione, della mobilità e della disoccupazione.
Noi della Uilm ribadiamo la necessità di un piano industriale chiaro e un cronoprogramma certo per lo stabilimento Ilva, dopo i numerosi decreti varati dal governo; parallelamente, occorrono certezze anche per gli interventi ambientali, dentro la fabbrica e nelle aree esposte all’inquinamento industriale. Che sia fatto, per Taranto, quello che finora è stato solo annunciato. Infine, come Uilm, rivolgiamo un invito ai tanti candidati sindaco che si confronteranno nelle prossime comunali a Taranto: chiediamo loro di tenere al centro del loro impegno i problemi del lavoro, dello sviluppo e dell’ambiente, nel rispetto del territorio, con uno spirito di coesione e responsabilità.