Roccaforzata. MONUMENTI AD PERSONAM
Nota stampa di Marianna Carabotto, Francesco Guarini, Elisabetta Monreale e Assunta Veneziani del Meetup 5 Stelle
In un paese dove sarebbe opportuno che le amministrazioni preservassero la nostra storia, ci ritroviamo di fronte a delle scelte politiche non incentrate certo sulla conservazione storica ma solo alla tutela dei monumenti personali, dei propri ricordi.
Chi amministra una città non dovrebbe trascurare ma piuttosto mostrare sensibilità alla cultura del luogo.
Come Meetup così vogliamo esordire perché non tutti sono consapevoli del dovere di conservare le testimonianze del nostro passato, di assicurare la memoria di ciò che ha contribuito a darci una fisionomia culturale peculiare, mentre ad interessarci è il potere del momento e la relativa la superficialità con cui viene trattata a volte la nostra storia.
Forse a tanti sarà sfuggito un particolare di questo piccolo e al tempo stesso grande, molto fuori dal “comune”, paese chiamato Roccaforzata, dove le opere commemorative donate alla collettività tendono a ricordare più i vivi che i morti quando di solito è il contrario.
E’ il caso dei monumenti voluti dal sindaco Pastore Vincenzo, al quale al contrario vogliamo invece augurare lunga vita per poter dare risposte alle nostre domande e a quelle della nostra comunità.
Che siano da lui realizzati o da lui inaugurati, l’obiettivo centrale è rimanere costantemente ricordato, insomma pura autocelebrazione personale.
Un piccolo excursus storico:
– Il monumento dei Caduti in guerra che ricorda le vittime della guerra ed i nostri concittadini combattenti, fu inaugurato nel 2003 dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Vincenzo Pastore.
– La Fontana Sagrato. Fu donata, con i propri compensi dall’allora Amministrazione Comunale in campo, qui nessuna firma che possa ricordare ad oggi gli autori della donazione.
– Nel comune di Roccaforzata alla presenza delle massime cariche religiose e politiche nel 2008 fu inaugurata l’opera monumentale dedicata a Maria SS. della Camera voluta dal primo cittadino Dott. Vincenzo Pastore così come lo è il Bassorilievo posto nell’arcata laterale della chiesa SS. Trinità donato nel 2004.
Va ricordata inoltre la Statua di Padre Pio. Nel lontano 1999 fu richiesta dal Signor Tommaso Mero l’autorizzazione a realizzare e donare alla comunità, a proprie spese, un monumento al venerabile Santo in occasione anche della futura beatificazione dello stesso. A seguito dei sopralluoghi effettuati dall’autorità preposta, il Sindaco rilasciò l’autorizzazione in quanto non vi erano motivi ostativi per il rilascio del nullaosta alla collocazione della statua.
Ciò premesso, il Sindaco accettò la donazione del monumento dichiarandolo patrimonio indisponibile comunale e soggetto ad inventario. L’allora amministrazione capeggiata dal Sindaco Dr Raffaele Salamino non trovò motivi ostativi alla realizzazione dell’opera.
Diversamente, negli ultimi mesi, alla richiesta da parte dei cittadini di erigere un monumento commemorativo ai caduti sul lavoro, la maggioranza capitanata dal Sindaco f.f. (Amministrazione Pastore) ha posto un freno non indifferente. Negazione che non ha motivo d’esistere.
Come meetup osserviamo come solo a pochi monumenti sia riservata la descrizione nella sezione “Storia e galleria immagini” del sito del Comune dove comunque abbondano immagini di monumenti e beni pubblici. Sarebbe bello che le restanti opere presenti nel paese avessero stessa importanza e relativa narrazione.
Come mai questa disattenzione durante le amministrazioni Pastore? Perché vengono mostrati addirittura i parchi pubblici e una statua come quella di Padre Pio, no? Eppure è un bene comunale, è un opera pubblica! O forse non si vuole che appartenga alla storia del comune.
Il Meetup , facendo notare che tra le opere pubbliche realizzate dall’amministrazione Pastore alcune sono personalizzate a firma dello stesso, si chiede quali diritti o requisiti abbia un primo cittadino sulla donazione di un’opera monumentale alla comunità e quali diritti non hanno i restanti cittadini sul donare alla stessa comunità un proprio monumento commemorativo?
Insomma c’è chi può e c’è chi no?
Sperando che il sindaco abbia tempo e voglia di rispondere ai quesiti posti e prospettando da parte sua una più rispettosa considerazione per i propri concittadini, speriamo in una istituzione che possa meritare ancora fede. Non vi è alcuna critica in merito, ma si tratta di semplici considerazioni di carattere generale che chi amministra una paese non dovrebbe trascurare.