SAVA. Dario IAIA: “Sei un poveraccio”. Sbotta così il sindaco uscente nell’incontro occasionale con il candidato Consigliere della coalizione avversa
Violentissima discussione davanti al Comitato elettorale de “L’alternativa” che per poco non faceva precipitare il tutto
Piazza San Giovanni, ore 21.00. E’ una serata tranquilla, apparentemente, quella che sta per volgersi alla fine della giornata di ieri mercoledì 17 maggio. Sotto il palazzone di sette piani, in pieno centro, e sulla facciata che dà sulla imponente area pubblica sono alloggiati temporaneamente due comitati elettorali: quello che vede Lillo Rubino candidato sindaco e quello che vede il sindaco uscente IAIA ricompetere alla carica di primo cittadino.
Due gruppi di simpatizzanti sono collocati fuori al Comitato di appartenenza. Franco Vacca, candidato Consigliere nella coalizione di IAIA, si avvia verso Maurizio Chianura anche lui candidato Consigliere ma nella coalizione avversa, per avviare una discussione sulle opinioni divergenti che spesso vengono postate su facebook. E fin qui tutto bene. Il dialogo sui social a volte può essere anche trasportato nel reale. Nulla di male. Sappiamo benissimo che i due, Chianura e Vacca, hanno opinioni tendenzialmente opposte sull’operato dell’amministrazione uscente e questo non lo hanno mai nascosto nei commenti che spesso il nostro profilo telematico ha ospitato sulla propria pagina. Fin qui, per ora, tutto bene.
Ed ecco la “novità”. Il gruppo di Vacca si sposta del tutto e si porta in direzione di Chianura e Rubino. In questo nugolo di persone c’è il sindaco uscente, la moglie e altri afecionados. Dario IAIA si intrufola nella discussione e partono dalla sua bocca le ennesime accuse rivolte a Maurizio Chianura.
“Io non capisco perché, tu sei sempre così critico nei miei confronti”, afferma IAIA. Chianura tranquillissimo, ribatte che “criticare l’operato di un sindaco o di una amministrazione sta nella migliore dialettica e quindi nella critica”. IAIA comincia ad inalberarsi. Chianura è tranquillo. L’aria che si respira è incandescente e pare che da un momento all’altro qualcosa debba succedere. Ma IAIA, pare in seria difficoltà, apostrofa Maurizio Chianura con un “Poveraccio. Sei un poveraccio”.
E il tono della frase non è era per nulla silenzioso oltre ad essere alquanto provocatorio. Ma questa scintilla avrebbe potuto benissimo portare a uno scenario per davvero di fuoco. Meno male che Rubino e Chianura hanno tenuto la calma e mantenuto la freddezza che la circostanza imponeva. Offese indegne da parte di un candidato sindaco che a quanto pare in questi 5 anni ha dimostrato di essere suscettibile alle critiche sul suo operato.
Ma ecco che compare sul luogo il marito di Lucia IAIA, sorella del sindaco uscente e condannata due settimane fa per diffamazione aggravata. Anche lui interviene in modo minaccioso nei confronti di Chianura. L’accusa di Paolo Mancino? “Tu ha chiamato Quotidiano ed hai protestato con il direttore per l’operato di mia moglie. Hai fatto correre il rischio di farla licenziare”.
Anche qui, Chianura non si è affatto scomposto. “Ogni cittadino può chiamare un giornale ed esprimere un parere sull’operato dei corrispondenti. Quindi?”
A questa lapidaria e secca affermazione Mancino ha espresso il serio pericolo, per Chianura, di arrivare alle mani.
Dopo gli animi si sono pacati. E meno male. Ma che clima.
E a dire che certe micce non vanno accese specie in un contesto in cui qualcuno cerca di buttare acqua sul fuoco, magari dimostrandosi disponibilissimo al confronto, ma poi di fatto dimostra tutt’altra cosa.
Giovanni Caforio