SAVA. Amministrative dell’11 giugno. I numeri e le previsioni su Rubino, IAIA e Mario Pichierri
Confronto con i voti del 2012 e i probabili riflessi sulla prossima tornata elettorale
Quindi, partiamo dagli 8.550 voti utili per i candidati sindaci.
1) Lillo Rubino, candidato de “L’alternativa”. Uscito candidato sindaco all’ultimo momento per guidare la coalizione che era sorretta da Ivano Decataldo che, inspiegabilmente e all’ultimo momento, non ha dato nessuna notizia ufficiale sulla sua mancata candidatura. Rubino guida tre liste, che a differenza della volta scorsa erano 5 e con un clima differente. Molto differente rispetto a quello attuale. Le previsioni danno un risultato elettorale che va dai 700 voti ai 1000 voti alla sua candidatura.
E quindi da 8.500 voti utili, che dicevamo potrebbero risultare quelli dell’11 giugno prossimo, restano sul tavolo 7.500 voti. Stando a questa previsione dovrebbero essere IAIA e Mario Pichierri a dover entrare nel corposo pacchetto elettorale savese.
2) Dario IAIA, candidato sindaco del “Patto per Sava”. Si ricandida dopo aver amministrato il paese per ben 5 anni e in tutto questo lasso di tempo di cose ne sono successe a iosa ma andiamo alle perdite nella sua primitiva coalizione sempre in tema di numeri, che ha subìto il suo morto “Patto per Sava”. Con l’uscita di Fabio Pichierri e di Maurizio Pichierri la perdita potrebbe attestarsi sui 1.000 voti. I suoi 3.393 voti che furono pari al 33,64, in questa occasione potrebbero cambiare. E sempre nel campo delle previsioni scenderebbe a 2.393. Da considerare la new entry nella sua coalizione 2017. Novità è rappresentata dalla linea green, cioè figure giovanili di bella intelligenza, sperando che non siano state abbindolate con promesse che spesso, e volentieri vengono fatte da tutti nel clima elettorale. All’interno della sua coalizione mancano le candidature di alcuni Consiglieri, ad esempio manca l’ex assessore Corrado Agusto, quella di Salvatore De felice e quella del delegato all’Urbanistica, il vulcanico Massarelli.
E alla luce di questo bisognerà vedere se Giuseppe Saracino sarà in grado di gestire la lista “Libertà e partecipazione”, la quale annovera anche la figura del delegato al verde pubblico che fa di nome Leonardo Franco.
Altra nota merita la lista di Mirko Piccolo, il simpatico assessore uscente all’Ambiente e all’Ecologia: di nuova esperienza, alla guida di una lista, ora deve dimostrare il suo effettivo valore, senza scordare che all’interno della sua lista c’è la simpatica Ilaria Pinnella, avuta sulle colonne del nostro giornale.
Altra lista che supporta IAIA è Fratelli d’Italia. Nacque alcuni anni fa per merito di Domenico Gigante, Presidente del Consiglio uscente e dell’assessore Giuseppe Saracino. Quest’ultimo si defilò subito dopo la nascita. Anche questa prima volta di Domenico Gigante è attesa alla verifica.
Poi c’è il GPA che vede il dottor Pasquale Calasso, assessore ai lavori pubblici uscenti. Anche il suo movimento politico è atteso al risultato elettorale. Nella passata competizione prese due Consiglieri e per strada ne ha perso uno: Gianluca Sileno passato nella coalizione di Mario Pichierri.
3) Mario Pichierri: guida una coalizione che ha per numero di liste la stessa coalizione di IAIA: sei. E’ supportato dal PD, da Forza Sava (leggasi Forza Italia), Sava Popolare e Centisti per Sava che vede presente il già Consigliere ed ex assessore Maurizio Pichierri, Uniti per Sava di Fabio Pichierri già Consigliere ed ex vicesindaco ed ex assessore, Centro Popolare con Giuseppe Chianura e infine la lista del sindaco Mario Pichierri, ovvero Insieme a Voi.
Quindi dicevano che perdendo i 1000 voti dei due Pichierri, per IAIA non sarà dura ma durissima arrivare al ballottaggio. IAIA si sta spendendo all’inverosimile, per una ragione specifica: se perde questa tornata elettorale ha finito, completamente, i suoi sogni di gloria.
Punto primo: la vittoria al primo turno. Difficilissimo questo. Molto. Che si possa verificare può succedere. E ci mancherebbe. Decantarlo dal palco è un conto, nell’urna è un altro.
Punto secondo: arrivare al ballottaggio. E questo può risultare meno difficile, ma non di facile arrivo. IAIA non scordi che lui è stato eletto primo cittadino a Sava grazie ad una sommatoria e non certo per il suo elettorato che, francamente, non ha.
Punto terzo: non arrivare neanche al ballottaggio. E su questa ipotesi molti concordano. Certo, non raggiungere neanche il ballottaggio non sarebbe solo una sconfitta ma un completo abbandono del campo. Un vero e proprio de profundis. E la partita, e questo lui lo sa bene molto bene, è abbastanza compromessa e qui deve giocarsi il tutto per tutto anche per arrivare al ballottaggio.
IAIA deve verificare, nell’urna, se i resti del “Patto per Sava” sono ancora degni di rappresentare la fiducia che gli fu gli accordata nella primavera del 2012. Saranno certamente i savesi a sancire questo: è andato avanti, con il consenso, si è mantenuto in pareggio oppure è andato a regredire?
Quindi partendo sempre dal 2012, comprese le “perdite” dei due Pichierri, IAIA si presenta con 2.393. Pochini per la verità. I quali non gli permetterebbero nemmeno di arrivare al ballottaggio visto che, decurtando i potenziali 1000 voti di Rubino, sono 7.500 i restanti voti e da qui sottraendo i 2.393 voti restano sul tavolo circa 5.000 voti. E per vincere al primo turno occorrono 4.250 più un voto. E a chi andranno questi voti?
Se questa ipotesi, ripeto ventilata solo dai numeri passati e proiettata in questa settimana, potremmo dire che la coalizione di Mario Pichierri fa incetta e vince al primo turno. IAIA è atteso alla verifica elettorale, di sicuro alla definizione del suo ruolo all’interno del nostro paese: in questi 5 anni ha fatto progredire il paese? Lo ha illuso? Lo ha deluso?
Le urne decideranno chi guiderà il paese per i prossimi 5 anni. Saranno anni per nulla belli.
E con lo spauracchio del dissesto dietro alle porte, il quale avrebbe un nome preciso il responsabile …
Giovanni Caforio