Mola di Bari. “DELIRIO DI UNA TRANS POPULISTA”, un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek di Andrea Adriatico con Eva Robin’s

Mola di Bari. “DELIRIO DI UNA TRANS POPULISTA”, un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek di Andrea Adriatico con Eva Robin’s

RESIDENZA COMPAGNIA DIAGHILEV, COMUNE DI MOLA DI BARI ASSESSORATO ALLA CULTURA

Teatro Van Westerhout, mer. 21 – gio. 22 – ven. 23 giugno 2017 ore 21, posto unico non numerato € 10,00.

Eva Robin’s dà corpo e voce al «Delirio di una trans populista», il farneticante comizio di addio del leader austriaco Jörg Haider ripreso dalla scrittrice austriaca Premio Nobel, Elfriede Jelinek, e trasformate da Andrea Adriatico nello spettacolo che va in scena da mercoledì 21 a venerdì 23 giugno (ore 21) al Teatro van Westerhout di Mola di Bari nell’ambito dell’attività di residenza della Compagnia Diaghilev (biglietti euro 10, info 333.1260425).

Andrea Adriatico ha dedicato un trittico alla scrittura densa e politica di Elfriede Jelinek. E con «Delirio di una trans populista», una produzione Teatri di Vita in collaborazione con il Festival Focus Jelinek, porta sul palcoscenico l’esaltato discorso di commiato di un populista alle folle di adoranti seguaci, attraverso le parole del leader austriaco Jörg Haider riprese da Elfriede Jelinek. Parole che invocano la purezza della Nazione e l’assimilazione degli individui in una massa compatta.

Nello spettacolo di Adriatico, il leader è nientemeno che una transessuale, con il corpo e la voce di Eva Robin’s, che arringa folle sparute di ardenti fanciulle barbute, durante le loro esercitazioni ginnicomilitari, pronte a immolarsi per la causa.

Un ribaltamento estroso e illuminante, che trasforma il popolo omologato in una banda di drag queen scatenate. «Vota Trans» diventa così il nuovo slogan di una politica grottesca che riesuma antichi sogni totalitari, «perché tutti siano davvero tutti». Un «pezzo» teatrale, Ein Stück, lanciato come il frammento di un discorso, amoroso e rabbioso al tempo stesso, verso il presente. Una rilettura straniante per accarezzare il mondo logorroico della scrittrice austriaca e per sondare il mondo macerato in cui agiscono i fantasmi, fin troppo realistici, dell’orrore quotidiano in cui viviamo. In una visione al contempo politica e psicologica, ludicamente camp e vertiginosamente tragica, dei nostri ingloriosi anni.

http://www.teatridivita.it/16-17/portfolio/delirio-di-una-trans-populista/

addetto stampa

Francesco Mazzotta

viv@voce

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