SAVA. Quando parte l’amministrazione IAIA/2”? E Calasso verrà defenestrato?
Piccolo, Mancino e Saracino in lotta per la carica di vicesindaco?
Siamo arrivati alla fine della seconda settimana post risultato elettorale e non si parla ancora di squadra amministrativa. Certo che, per IAIA, questa volta non sarà facile come nel 2012. Ci sono molte cose da registrare e tante cambiate. Con la pezza che si scuce, della serie “il Prefetto deve ancora fare la nomina dei consiglieri comunali”, da qui provare a dare una giustificazione a questi 15 giorni passati non regge.
Affatto.
A monte ci sono le quote rosa: due donne in Giunta. Da qui ne restano solo 4 incarichi da distribuire ai potenziali maschi, compresa la Presidenza del Consiglio. Ieri nella manifestazione religiosa in onore del nostro Santo Patrono IAIA aveva ai suoi lati Verdiana Toma e Roberta Friolo e questo può essere indicativo sulla scelta delle due in amministrazione. E quindi, con i numeri, ne restano altri quattro incarichi da distribuire.
Proviamo a vedere. Domenico Gigante, dei Fratelli d’Italia, molto probabilmente risiederà sulla poltrona nella massima assise istituzionale savese e da qui il primo dei non eletti, Silvio Oronzo Bottazzo, dirà addio ai sogni di gloria.
Il partito della Meloni savese ha preso solo un seggio, per la cronaca. Per Giuseppe Saracino, unico degli eletti della lista “Libertà e partecipazione” orfana di Agusto e De felice, se le nostre ipotesi si dovessero verificare avrebbe un assessorato e da qui essere insignito da IAIA come suo vice. Altrimenti, senza assessorato, Saracino potrà fare solo il Consigliere comunale e dare il via libera a Sabrina Zingaropoli, prima dei non eletti, alla designazione di un assessorato.
Verdiana Toma, unica eletta nella lista Progetto comune, potrebbe ricoprire la carica di assessore e da qui dare la prima volta a Marco Di Punzio, primo dei non eletti. Fin qui il quadro, nelle ipotesi avanzate, sembrerebbe chiaro. Andiamo al GPA di Pasquale Calasso. Nella passata tornata elettorale prese due Consiglieri e questo permise a Calasso di gestire l’Assessorato ai Lavori pubblici nei passati 5 anni.
Da premettere che, nonostante la fuori uscita del secondo Consigliere Gianluca Sileno dal gruppo e poi passato nei ranghi dell’opposizione, IAIA non ha voluto rompere gli equilibri interni alla sua maggioranza anche se, allora, più di qualcuno mugugnava e diceva che Calasso, sempre in base alla sua mutata rappresentanza istituzionale, aveva più del dovuto. Ma oggi ci sono nuovi numeri. Oggi ci sono due liste che hanno preso un risultato abbastanza corposo con tre Consiglieri comunali ciascuno e Calasso, rischia, seriamente, di restare fuori dai giochi in quanto la sua lista è ultima nei consensi ricevuti nella coalizione.
Quindi, ricapitolando: dati i due assessorati a Verdiana Toma e a Roberta Friolo, uno a Saracino o a chi per lui, con annessa la presidenza del Consiglio a Gigante, restano solo due altre cariche amministrative da distribuire. E a chi andranno?
Se partiamo dal sottotitolo i papabili sono Piccolo e Mancino, i quali molto probabilmente verranno riconfermati uno all’Ecologia e all’Ambiente e l’altro alle Attività produttive.
Se queste ipotesi, molto vicine alla realtà, dovessero verificarsi Pasquale Calasso non farà parte della squadra amministrativa. E IAIA dovrà trovare il modo per arginare le eventuali proteste, nella ipotetica esclusione, del leader del GPA.
Stavolta sarà più difficile per IAIA dare un cerchio alla botte.
Ogni tornata elettorale ha una storia a sé …
Giovanni Caforio