Sabato 1 e domenica 2 luglio. Si inaugurano le Tagghiàte di San Giorgio Jonico
Due giorni di «nouveau cirque» con compagnie provenienti da Francia, Argentina, Italia, Inghilterra ed Etiopia. Il progetto di recupero della antiche cave di tufo è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il «nuovo circo» per uno «spazio nuovo» dedicato allo spettacolo. A San Giorgio Jonico le arti circensi entrano in antiche cave di pietra. Nella cittadina in provincia di Taranto si chiamano Tagghiàte, per via dei tagli inferti al terreno quando in quest’area si estraeva il tufo.
E ora che, su concessione dell’amministrazione comunale, sono state riqualificate con il progetto «IncontrArti alle Tagghiàte» finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – e attuato dal circolo ippico Terra Jonica (soggetto capofila) e dalle associazioni culturali Menti Urbane e Panta Rei Puglia – vengono inaugurate sabato 1 e domenica 2 luglio con compagnie e artisti di nouveau cirque provenienti da Francia, Inghilterra, Argentina, Italia ed Etiopia.
Sarà uno show en plein air, come spesso accade per il circo contemporaneo, uscito anche concettualmente dal classico chapiteau per promuovere un’idea diversa rispetto allo spettacolo circense tradizionale, dunque senza la presenza di animali e con una struttura drammaturgica in grado di racchiudere le singole performance.
Sabato sera le esibizioni nelle quattro postazioni inizieranno dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Cosimo Fabbiano, previsto alle ore 20.30. Ci sarà il circo-teatro di Jolies Fantastique, compagnia formata da Olivia Ferraris, Francesca Donnangelo e Silvia Martini. La prima è figlia d’arte formatasi in Canada con Milo Scotton del Cirque du Soleil, la seconda è ballerina professionista proveniente dal Cirko Vertigo di Torino, la terza è un’ex ginnasta addestratasi alle arti circensi in quel di Buenos Aires.
Si rimarrà incantati di fronte alle loro acrobazie, mentre si riderà a crepapelle con gli sketch esplosivi del francese Benjamin Delmas, in arte Mr. Bang. Si sono, invece, incontrati a metà strada tra Francia e Inghilterra Issabelle Feraud e Scott Harrison: insieme costituiscono l’anima degli Sprockets, compagnia che da trent’anni porta in giro per il mondo spettacoli acrobatici e umoristici a bordo di un classico bus inglese a due piani dipinto di verde.
E se non avete mai sentito parlare di sproloquio acrobatico, ci si potrà fare un’idea con gli Acchiappa e Scappa, ovvero Alessio Martelli e Luca Morrocchi, che tra lanci di oggetti, virtuosismi e cadute mozzafiato instillano sempre dubbi sulla capacità di portare a termine i loro numeri. In programma anche lo spettacolo sulle Tagghiàte con i trenta studenti dell’Istituto Pascoli di San Giorgio Jonico che hanno frequentato lo stage del Circolaboratorio Nomade di Monia Pavone.
Domenica 2 luglio, dalle ore 21, i riflettori saranno puntati ancora sugli Sprockets, ma anche sul Fekat Circus, compagnia formata da dieci giovani etiopi cresciuti nelle strade di Addis Abeba e che adesso realizzano attività circensi per promuovere l’inclusione di minori in condizione di disagio sociale.
E se comicità, acrobazia e follia si mescoleranno in modo pirotecnico nel progetto di Domenico Lannutti e Gaby Corbo denominato All’Incirco Varietà, un simpatico condensato di equilibrismo e verticalismo rappresenterà il punto di forza dell’argentino Guillermo Hunter “Inestable”. E la musica? Ci sarà anche quella, con il viaggio sonoro di Pachamama in Banda Risciò, esplorazione di brani di diversa provenienza, dai Balcani al klezmer alla canzone d’autore italiana, compiuta – per l’appunto – a bordo di un risciò.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero. Info www.incontrartialletagghiate.it.
addetto stampa
Francesco Mazzotta