TORRE CANNE. Un successo le prime due serate della Notte Verde
Venerdì 28 e sabato 29, in Piazza del Faro un pieno di visitatori e di partecipazione. Il 18 e 19 agosto l’evento approderà a Cisternino con degustazioni, stand e spettacoli
Un successo di partecipazione, di sorrisi e interesse: le prime due serate della Notte Verde 2017, a Torre Canne, hanno fatto il pieno di visitatori venerdì 28 e sabato 29 luglio. Da Piazza del Faro, è partita la grande festa che, il 18 e 19 agosto, approderà a Cisternino.
Nel 2017, la Notte Verde è stata dedicata al pomodoro, in particolare la varietà Regina coltivata nell’alto Salento tra Fasano e Ostuni. La Notte Verde ha portato in piazza del Faro le eccellenze agroalimentari della Puglia, tra stand gastronomici, mostre, lezioni di intreccio dei grappoli di pomodori e laboratori sensoriali, particolarmente apprezzati dai tanti visitatori che hanno affollato la frazione balneare e termale di Fasano.
Workshop dedicati all’agricoltura, all’alimentazione e alla biodiversità hanno ulteriormente qualificato l’evento che si ripropone di tutelare e valorizzare la storia e le tradizioni, recuperando le vocazioni perdute, e di raccontare il territorio attraverso il lavoro e i prodotti della terra. La terza edizione della Notte Verde mette insieme le aziende agricole di Puglia, l’Associazione Culturale Urbieterre, l’Associazione Produttori Pomodoro Regina di Torre Canne, CIA-Agricoltori Italiani, il Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, la Fondazione ITS Agroalimentare Puglia e il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere.
L’evento si ripropone di tutelare e valorizzare la storia e le tradizioni, recuperando le vocazioni perdute, e di raccontare il territorio attraverso il lavoro e i prodotti della terra, ripercorrendo a ritroso il viaggio del cibo. Anche a Cisternino, il 18 e 19 agosto, sono previsti eventi culturali, spettacoli di musica dal vivo, degustazioni, mostre e dibattiti.
IL POMODORO REGINA Il sapore di questo pomodoro è legato al mare e il nome si ispira alle caratteristiche del calice che, crescendo, assume la forma di una coroncina. Questa varietà riesce a mantenere costanti le sue peculiari caratteristiche organolettiche per 9-10 mesi senza alcuno spreco energetico.
La conservazione avviene da sempre in ambienti freschi e ben aerati con alte volte in tufo, a botte oppure a stella, ambienti tipici delle masserie presenti su tutto il territorio di Fasano e di Ostuni.
Per conservarli appesi, gli uomini e soprattutto le donne fasanesi, con maestria ed esperienza tramandata di madre in figlia, annodano, quasi magicamente, i singoli calici con un giro rapidissimo di filo di cotone.
Ogni bacca è riunita così in catenelle che, con uno spago di canapa, vanno a costituire le ramasole (un grosso grappolo di pomodori). Il pomodoro venne importato in Europa nel XVI secolo.
Dalla Spagna arrivò ben presto nel Mezzogiorno. Il colore intenso delle bacche di pomodoro, verde, giallo e ‘rosso come il sangue’, favorì la credenza che la pianta avesse poteri afrodisiaci e magici alludendo ai concetti di prosperità e regalità.