Gli isolanti: come, quando e perché
Nell’edilizia si utilizzano diversi tipi di materiali, sia per la costruzione sia per rifinire i dettagli del lavoro svolto, e un ruolo fondamentale viene ricoperto sicuramente dai materiali isolanti
Gli isolanti consentono di evitare che la fatica impiegata nel creare una struttura risulti vana e venga intaccata dagli agenti atmosferici, hanno inoltre il ruolo di proteggere l’ambiente interno di un edificio dall’umidità e dalle infiltrazioni. Per questo motivo, scegliere un buon isolante può davvero fare la differenza e portare a risultati ottimi per ogni tipo di intervento edilizio. Vediamo quali sono le tipologie di prodotto più utilizzate tra quelle presenti oggi sul mercato.
Le emulsioni
Si parla di emulsioni quando si fa riferimento ad una serie di prodotti a base bituminosa, che vengono poi realizzati tramite la miscelazione di diversi componenti. Vista la loro caratteristica fluidità, questi tipi di prodotti sono sconsigliati come unico tipo di impermeabilizzante e dovrebbero essere affiancati da isolanti più solidi e compatti. Questo soprattutto perché in molti casi risulterà difficile stendere uno strato uniforme di emulsione, tale da proteggere e da isolare l’ambiente.
Le guaine
Quando si fa riferimento alle guaine si è soliti prendere in considerazione, in primo luogo, le cosiddette guaine bituminose, costituite da uno strato di bitume che viene preventivamente modificato e che può avere uno spessore variabile, all’interno del quale viene inserita un’armatura; infine tutta la guaina verrà posata con un adesivo oppure con il sistema a fiamma. Questo tipo di isolante, che venne inventato più di cinquant’anni fa in Italia, è diventato molto popolare grazie alla sua grande adattabilità, è infatti famoso per aderire davvero bene ai supporti e alle superfici sulle quali viene applicato, oltre ad essere piuttosto economico. Per tutti questi motivi le guaine bituminose si possono trovare in opere completamente differenti tra di loro; sono tuttavia inadatte a tutte quelle strutture nelle quali ci sia un continuo passaggio d’acqua.
Il secondo tipo di guaina che viene utilizzato come isolante è la guaina sintetica. Questa, non essendo questa costituita da elementi bituminosi ed avendo le medesime caratteristiche di adattabilità e aderenza rispetto a quelle precedenti, può essere utilizzata anche in strutture nelle quali ci sia un grande passaggio d’acqua come ad esempio nei condotti fognari.
Le resine
L’ultimo tipo di isolante è costituito dalle resine, anche in questo caso distinte a seconda della tipologia. Esistono, infatti, le resine poliuretaniche a freddo e la così detta poliurea spray. Le prime sono meno recenti e consentono una resistenza minore rispetto alla più recente poliurea a spruzzo, un tipo di resina che può essere usata in tantissime lavorazioni edili, come per la costruzione e l’isolamento dei tetti oppure delle piscine. Essa risulta essere molto più resistente sia agli agenti atmosferici che ad eventuali traumi, rispetto alle altre resine poliuretaniche, e questo giustifica quello che è il costo poliurea.
Nonostante le resine tradizionali siano ancora utilizzate, la poliurea sta prendendo sempre più piede in quanto come spray isolante di tipo termico, presenta diversi aspetti positivi; consente ad esempio di raggiungere superfici che sarebbero altrimenti difficilmente accessibili, oltre a consentire di lavorare molto più velocemente in quanto indurisce in pochi secondi. La poliurea viene utilizzata in moltissime strutture e consente di raggiungere livelli di isolamento che prima erano solo immaginabili, inoltre è molto apprezzata per la sua resistenza e la scarsa manutenzione che richiede.
Enrica Ardesio