SAVA. L’incredibile, e ridicola, storia dello scuolabus che non parte …
Scusi assessore Saracino, ma non era lei che determinò l’acquisto di questo autoveicolo?
Con una spesa di quasi 20mila euro lo scorso anno l’amministrazione IAIA acquistò questo scuolabus, usato, da un concessionario di rivendite di auto. L’allora segretaria comunale Irene Dimauro sollevò diversi dubbi sulla idoneità di questo autoveicolo.
Dopo qualche mese questi dubbi furono dissipati in quanto lo scuolabus fu ritenuto idoneo dalla Motorizzazione di Taranto. E fin qui ci siamo. IAIA e Saracino, allora assessore ai Servizi sociali, si fecero immortalare all’uso loro e piazzarono su facebook le loro belle facce e, su tutto, l’importanza di questo servizio pubblico per prendere i bambini che vivono nelle contrade savesi e portarli negli edifici scolastici.
E qui diciamo che l’operazione di marketing, tanto cara a IAIA, andò in porto. Andiamo a questo anno scolastico, ovvero quello in corso denominato 2017/2018. Lo scuolabus, non parte. Manca il collaudo? No. Manca l’assicurazione? No. E allora, cosa manca? Incredibile: manca l’autista.
Ovvero, colui che è titolato, con tanto di patente specifica a portare l’autoveicolo!!! E allora facciamoci due conti, che è meglio. Sono in tutto circa 30 gli alunni savesi che vivono nella periferia del paese e, sembra strano ma è vero, lo scuolabus è abilitato solo a portare 13 alunni! E quindi? Bisognerebbe fare tre viaggi! Ipotizziamo che ciò fosse possibile: a che ora il primo gruppo di alunni deve essere preso dalla propria abitazione per permettere agli altri due gruppi di arrivare puntuali a scuola?
Non ci vuole certo un pozzo di scienza a capire che, con questi numeri, lo scuolabus è insufficiente ad espletare il servizio pubblico al completo. Per nulla. E allora la domanda diventa naturale: perché il Comune ha acquistato questo scuolabus, ritenuto idoneo per carità al trasporto dei bambini, quando sapeva benissimo che la capienza era insufficiente al trasporto di tutti gli alunni? Sempre con dati alla mano sono stati spesi circa 20mila euro per fare cosa? Per avere uno scuolabus che non può espletare completamente il servizio scolastico?
E particolare ancora più scabroso è: ci vuole l’autista con la specifica patente!!! E allora cosa dobbiamo pensare noi che questo è stato un acquisto azzardato? E che non si è avuto rispetto del denaro pubblico in quanto è stato preso un mezzo che non può espletare per nulla il servizio pubblico al completo?
Assessore Saracino, lei era titolato a questa valutazione. Lei doveva, o avrebbe dovuto sapere, che ci voleva l’autista specifico già oltre un anno fa. E ora che si aspetta, con l’anno scolastico in corso? Che gli alunni che risiedono nelle contrade, o meglio i loro genitori, devono fare i salti mortali ogni giorno per portare i loro figli a scuola?
E allora quando lei Saracino, e il suo caro amato e osannato IAIA, capirete che anche questo è stato un flop … forse siete arrivati alla logica delle cose. Avete fatto un acquisto che non serve a completare il disagio di chi vive in periferia. Esaltatevi pure. Pompatevi pure oltre al dovuto. Ma sono i fatti che dimostrano la pochezza amministrativa odierna, e quello della passata legislatura, di chi è stato riconfermato alla guida del paese pur non avendone i meriti.
Ringraziate l’opposizione su questo Saracino, e su tutto un partito amorfo e devitalizzato che a Sava si chiama Partito Democratico …
Ah dimenticavo: sullo scuolabus salite voi della maggioranza e fatevi un bel giro nel paese e vedetelo in che condizioni è Sava, altro che hastag savaavanticosì.
E non scordi Saracino, e lo dica anche a IAIA questo, che lo scuolabus porta una capienza di 13 persone e, non dimentichi questa volta, che ci vuole l’autista abilitato!!!
Giovanni Caforio