A Washington la cerimonia del Premio Eccellenza Italiana

A Washington la cerimonia del Premio Eccellenza Italiana

Il Premio è stato patrocinato dall’Asmef, presieduta da Salvo Iavarone, che con il programma istituzionale delle Giornate dell’Emigrazione è giunto alla dodicesima edizione

Accendere i riflettori su personalità del mondo dell’economia e della cultura, aziende e siti culturali che rappresentano l’Italia nel mondo è questo l’obiettivo del Premio Eccellenza Italiana (www.premioeccellenzaitaliana.it), ideato dal giornalista ed esperto di marketing internazionale Massimo Lucidi, che si è svolto a Washington, al Cafè Milano, il ristorante più amato dai Presidenti degli Stati Uniti (www.cafemilano.com).

La giuria presieduta da George G. Lombardi, ha avuto nella personalità italiane come  Giulio Terzi di Sant’Agata ex  Ministro degli Esteri ed ex Ambasciatore a Washinghton, Santo Versace presidente di Gianni Versace spa, Luca Piretta il guru della nutrizione e docente alla Sapienza, l’armatore Salvatore Lauro e personalità italo americane che vivono la realtà degli Stati Uniti d’America, diffondendo il loro radicato valore e la loro passione per l’Italia nel mondo.

Anche quest’anno, ha acceso i riflettori su persone, prima di tutto, ma anche aziende, stili e profili che danno un contributo significativo al cambiamento culturale e sociale affermando i contenuti propri del Made in Italy.

Cultura, benessere, bellezza, eleganza, passione, innovazione sono i valori più espressivi e unici dell’italianità.

L’evento ha fatto seguito ad una conferenza stampa congiunta con la Camera di Commercio Italo-Americana a New York durante la quale si lancerà un appello a non infangare il nome di Cristoforo Colombo.
“Il Premio Eccellenza Italiana – ha affermato Massimo Lucidi – è per chi crede e per chi lavora con entusiasmo, per chi nonostante le difficoltà e le delusioni sorride al futuro, perché lavora con il prossimo e per il prossimo. Tanti di questi sono gli italiani in Italia e nel mondo”. Seguono i premi e i premiati del Premio Eccellenza Italiana.

Il Premio alla Memoria è andato a Mario D’Urso, proprio per la sua grande capacità di esportare l’italianità, e lo humor napoletano, in tutto il mondo. Il grande politico, avvocato e uomo d’affari, nonché uomo di mondo, infatti, ha sempre avuto amicizie oltreoceano, con i reali britannici ed olandesi, e numerosi uomini d’affari internazionali. Grande amico di Jackie Kennedy, e non solo, era definito un Americano a Napoli. Così il Presidente del Premio Eccellenza Italiana, l’Italo-Americano George G. Lombardi, e il suo comitato, hanno deciso di dare un riconoscimento alla memoria di un uomo grande che, con il suo portamento, ha saputo raccontare l’italianità al mondo.
Per la sezione Industria, è stata premiata la Valflex, un’azienda leader nella produzione di innovativi materassi che da Giffoni Valle Piana, luogo in cui sorgono lo stabilimento di produzione, il centro di design e il centro di ricerca e sviluppo, partono per entrare nelle case degli abitanti del mondo.
Per la sezione Moda, la My Choice Bags, nata dall’intuizione dei fratelli Di Lillo nel 1977. si tratta di  un’azienda di produzione borse e accessori che, con il metodo dell’artigianalità della manifattura italiana, è riuscita a coniugare lo stile classico con i nuovi modelli richiesti dal mercato in continua evoluzione.
Sempre per la sezione Moda, anche la Maison Signore (www.maisonsignore.it) per il successo ottenuto quest’anno a New York da Kleinfeld, il tempio dell’alta moda sposa ha scelto infatti di commercializzare negli Sati Uniti la Maison italiana di abiti da sposa artigianali più famosa nel mondo. Con più di quaranta anni di attività nel mondo del bridal fashion e più di trecento modelli diversi di abiti da sposa l’azienda dal quest’anno ha arricchito la sua proposta aggiungendo alle collezioni Signore Excellence, Victoria F e Seduction, che hanno reso celebre e portato al successo la Maison,  lo storico brand Giovanna Sbiroli.

Per la sezione Salute e Sanità la Udisens, azienda guidata da Agostino Sperati e dal figlio Simone che ha rivoluzionato il modo di tornare ad avere un normale udito.

Grazie all’utilizzo di prodotti all’avanguardia, infatti, vengono creati apparecchi acustici sofisticati con dimensioni notevolmente ridotte, fino a divenire pressoché invisibili, che permettono al paziente di riacquistare l’udito quasi nella sua totalità.

Per la sezione Innovazione la Macario, azienda della famiglia Deregibus che ha deciso di valorizzare il passato innovando le bibite della nonna. Proprio partendo dalle ricette anni ’50 delle bibite dissetanti preparate dalla nonna della famiglia. Deregibus, si è innovata la produzione con ingredienti freschi e di ottima qualità valorizzando il gusto retrò, grazie anche alla confezione della bibita, una bottiglia di vetro riportante le pin up model.

Per la sezione Real Estate la Altus, una società internazionale di real estate con sede in Italia. I soci Fabio Massimo Covarrubias, un imprenditore immobiliare italo-messicano, e Pasquale Cataldi hanno dato un nuovo volto al real estate, grazie al loro lavoro di riqualificazione totale di alcune delle dimore storiche presenti in Italia e alla loro ricollocazione sul mercato.

Per la sezione Retail la Valentino Libro, l’iperattivo pizzaiolo napoletano già vincitore nel 2014 del campionato mondiale come miglior pizzaiolo, che ha aperto una catena di locali, i Libro’s, che grazie alla sua capillare ed innovativa attività di retail, nonché all’utilizzo di prodotti di primissima qualità, non solo mediterranei, è riuscito a farli apprezzare al pubblico italiano.

Per la sezione App la Wine Drops, una piattaforma digitale ideata da Carlo Schettino per la vendita dei vini. La distribuzione viene svolta grazie alla rivoluzionaria formula del conto vendita, accorciando così il percorso dal produttore al consumatore e riducendo il peso delle intermediazioni. I vini venduti provengono solo da vitigni autoctoni, coniugando, quindi, alla distribuzione del vino, la valorizzazione dei molti vigneti presenti sul territorio italiano.

Per la sezione Associazionismo 4.0, Fenalca e Fenailp, rispettivamente sindacato autonomo dei lavoratori, il primo, e sindacato autonomo datoriale, il secondo. Rappresentano un modo di pensare al sindacato, quale organismo rappresentativo di corpi sociali che producono ricchezza e che guardano alle opportunità dei mercati internazionali e della digitalizzazione.

Per la sezione Food la Ermes, azienda fondata e gestita dai fratelli Suglia, che grazie alla sua forte attenzione alla qualità, esporta frutta e verdura in Europa e in molti paesi arabi, e distribuisce in tutta la Puglia frutta esotica importata da Sud America, Africa e Asia. Il processo innovativo di raccolta e confezionamento, la solidità della sua struttura organizzativa e la grande attenzione alla ricerca (ha partnership con molti centri di ricerca nazionali e internazionali), ne fanno un’azienda all’avanguardia nel suo settore.

Per la sezione Advisory strategica la Nomos Value Research, grazie al suo metodo proprietario denominato Depackaging, accompagna imprese e territori nel loro processo di valorizzazione. Partendo sempre da un’analisi settoriale e meta settoriale, Nomos definisce il concept strategico, grazie al quale segue l’impresa in programmi di finanza straordinaria e di comunicazione del proprio agire.

Per la sezione Ambiente e Sicurezza la Ankorig, l’azienda specializzata nella fornitura di prodotti e servizi rivolti agli operatori attivi nel settore del consolidamento del terreno e degli scavi in galleria. Fondata nel 2012 e amministrata da Valerio Zanaglio, si è distinta per l’accuratezza e la velocità del servizio alla clientela, garantendo alti standard qualitativi. Inoltre in soli cinque anni di attività, Ankorig si è imposta come un player internazionale, sviluppando il proprio fatturato per oltre l’80% sui mercati esteri.

Infine una menzione speciale va a Carmine Nolo che ha aperto  Antichi Mestieri una nuova sezione del Premio. La sua storia e la sua capacità presentata con una candidatura ha spiazzato il Comitato che ne ha voluto riconoscere l’impegno. Carmine Nolo, infatti, non è solo un barbiere dei vip ma un pluripremiato barbiere, persino campione del mondo a Las Vegas che vive e taglia e rade all’ombra del Vesuvio.

Vito Piepoli

 

viv@voce

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