TARANTO. Libreria Ubik. Presentazione del romanzo: “La stagione della quinta giusta” dell’autrice tarantina Adele Bonora
Venerdì 20 ottobre, ore 18.30
Sarà presentato al pubblico, presso i locali della libreria Ubik in via di Palma 69, il romanzo dal titolo: “La stagione della quinta giusta”. L’opera, edita dalla Scorpione, è la trasposizione in prosa del mondo interiore e della creatività della giovane scrittrice tarantina Adele Bonora, al suo esordio nell’editoria, in un romanzo dalle molteplici visioni personali e parallele.
Il romanzo è ambientato nella Taranto del 2014 e a Liegi, in Belgio, nello stesso anno.
Due città accomunate da medesimi retaggi industriali di matrice siderurgica e da futuri incerti, retti dall’eterna lotta fra stasi e cambiamento. Nonostante questo, le tematiche ambientali non prendono il sopravvento sulla delicatezza delle storie e sulla forza cromatica dei luoghi. Scorrono sullo sfondo, lasciando che siano i protagonisti, artefici dei loro destini, a conquistarsi la ribalta.
Il richiamo alla musica, come si evince dal titolo dell’opera, trasuda da ogni pagina. Nel romanzo risulta infatti l’Arte, intesa in ogni sua espressione, la Musa ispiratrice per la ricerca del senso nonché delle proprie radici; una forza salvifica che veicola i personaggi nell’affrontare le problematiche verso il raggiungimento della completezza dell’esistenza.
Alla conferenza stampa saranno presenti l’editore della Scorpione, Piero Massafra, che introdurrà il successivo intervento dell’autrice del romanzo. Le conversazioni saranno intervallate dalla sapiente lettura di passi del romanzo da parte dell’operatore culturale Giovanni Guarino, ed allietate dai brani musicali eseguiti dal violinista Gianluca Mortato. Modera la conferenza stampa il giornalista Emanuele Spataro del “Corriereditaranto.it”.
I PROTAGONISTI – “Il movimento condanna l’immobilità al divenire”. La frase, riportata nel romanzo, sintetizza, per l’autrice, il senso della visione caleidoscopica di ognuno dei personaggi.
Il romanzo, seppur suddiviso in due distinte storie, è da intendersi come un unicum, in cui ogni personaggio ed ogni luogo ha e conserva un’importanza insostituibile, nel preciso momento in cui sceglie di parlare, di mostrarsi. Città che si animano, con i loro pregi ed i loro più o meno celati difetti, nelle vite dei singoli personaggi, quasi come se infondessero negli stessi i loro millenari retaggi culturali. Tirio, con la sua musica, Gaetano, con i suoi dipinti ed Elisiano, con la sua forza immobile, guidano il lettore verso un’incitazione: dare un senso nobile a qualcosa. Per Tirio, personaggio dal coraggio mistico e dalle paure umane, “la musica non mente mai. A sentirla, non ci si stanca di assorbire le sue verità, anche quando sono indurite dalla semi-realtà. Incanta per quanto è specchiante, riflette gli istinti e le pagine interiori”.
L’AUTRICE – Adele Bonora nasce a Taranto nel 1988. Consegue la Laurea in Giurisprudenza, con il massimo dei voti, nel 2013 ed il Diploma di Specializzazione per le Professioni Legali nel 2015. Collabora con la cattedra di Diritto Processuale Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Dal settembre del 2017 è abilitata all’esercizio della professione forense.
Racconta di lei: “L’amore per la scrittura nasce in lei fin da bambina, quando la brutta calligrafia che le dicono di avere diviene ornamento, mai bello, ma leale, che c’è sempre”.