SAVA. Quello che IAIA diceva 6 anni fa a proposito della progettazione proposta dall’ex sindaco Aldo Maggi per la gara dei rifiuti urbani …
Gennaio 2011. Dario IAIA: “Non è giusto che debbano pagare i cittadini savesi i 14mila euro”
Cronistoria: era il 2011, non tempo tanto lontano, e dai banchi dell’opposizione Dario IAIA e Maurizio Pichierri attaccavano frontalmente, anche nelle Commissioni comunali, la decisione dell’allora sindaco Aldo Maggi.
Motivo? Guarda caso … progettazione gara rifiuti solidi urbani per un importo di circa 14mila euro.
La domanda: e cosa dicevano entrambi?
Che non era giusto che detto importo doveva gravare sui cittadini savesi. Giusto … vero?
Fecero ferro e fuoco per far valere le loro ragioni ma, Aldo Maggi, sottolineava che senza la progettazione non si può indire la gara. Normale questo, vero?
I fatti ci dicono che la progettazione, con i suoi 14mila euro, portò alla gara vinta dalla Igeco a cavallo della primavera del 2012.
E oggi, IAIA, che dice? Che fa? Spende 50mila euro per la stessa progettazione!
Come giustifica la spesa, sempre per lo stesso oggetto?
Dario IAIA, farebbe bene a rivedere quello che diceva oltre 5 anni fa. Certo, battagliare per 14mila euro ci può stare.
E per i 50mila euro spesi dalla sua amministrazione per lo stesso lavoro, come la mettiamo?
Ah, ma il Comune non ha i suoi tecnici: dirigente al Patrimonio, dirigente ai Lavori pubblici, dirigente all’Ambiente e all’Ecologia che sono pagati anche per questo? E se sono pagati, e abbastanza bene tra l’altro, com’è che all’occorrenza risultano dei brocchi per preparare una progettazione?
Bastava leggermente ritoccare la vecchia progettazione, qualche Via in più o qualche nuovo nucleo familiare, e voilà … risparmiati 50mila euro!!!
E a dire che poi IAIA si faceva fautore delle gare. Come mai questa progettazione non è stata soggetta a gara e, particolare strano, con un misero ribasso dell’1% è stata data ad un professionista?
Il marpione Giulio Andreotti, politico democristiano molto discusso e in voga per quasi un cinquantennio, morto quasi 5 anni fa, era bravo nei suoi aforismi.
Il più classico era: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
All’intelligenza del lettore il resto …
Giovanni Caforio