GROTTAGLIE. L’olio extravergine d’oliva protagonista del laboratorio di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche
La visita e il laboratorio nel frantoio Pruvas alla scoperta delle tecniche di produzione e dei sapori
Un viaggio alla scoperta dell’olio extravergine d’oliva prodotto a Grottaglie. Il simbolo della dieta mediterranea è stato il protagonista del “laboratorio olio” promosso da Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche.
I partecipanti al laboratorio, un gruppo nutrito tra soci ed appassionati di gastronomia, hanno visitato domenica mattina il frantoio Pruvas, in viale Stazione.
Un tour alla scoperta delle tecniche di produzione – rigorosamente con spremitura a freddo – e dei sapori dell’olio d’oliva, nelle sue varietà monocultivar più pregiate, dalla coratina alla leccina, tipiche del territorio pugliese. E’ questo il periodo della spremitura, in cui si può assaggiare anche “l’olio nuovo”, intenso, verde, dal sapore molto deciso; lo stesso che, tra qualche mese, diventerà equilibrato e continuerà ad esprimere i suoi sapori ed i suoi profumi.
A guidare il gruppo, il fiduciario Slow Food Vigne e Ceramiche Franco Peluso, Vincenzo Santoro ed Emanuele Rombone, componenti del direttivo, Pio Cavallo, presidente della Pruvas, Francesco Ettorre, direttore della Pruvas, l’esperta Adriana Di Lauro. Dopo la visita, si è svolta una parte di approfondimento, con gli interventi dei relatori e le degustazioni.
“Slow Food ha dedicato un presidio all’olio extravergine d’oliva rendendolo protagonista in importanti convegni e laboratori – ha dichiarato il fiduciario di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche Franco Peluso -. Simbolo di salubrità e sostenibilità ambientale, rappresenta una delle icone dell’Italia nel mondo che oggi abbiamo voluto celebrare con una visita all’interno della Pruvas, per ammirarne il ciclo della produzione che in Puglia avviene proprio in questo periodo dell’anno.
Poter fare una scelta di gusto e migliorarne l’utilizzo a tavola sono soltanto due aspetti del mondo dell’olio che, per essere compreso appieno, non può prescindere da un opportuno approfondimento che riguardi le tecniche di produzione nel percorso che parte dalla raccolta delle olive sulla pianta sino alla lavorazione nel frantoio e il successivo imbottigliamento.
Dopo aver seguito il ciclo di produzione, abbiamo realizzato un’aula didattica in collaborazione con Adriana Di Lauro (tecnico degustatore olio), convinti che valorizzare e diffondere la cultura dell’olio extravergine di qualità sia fondamentale per la salvaguardia dei nostri territori e del lavoro sia delle generazioni passate che attuali.
In particolare, ricordiamo che l’olio di qualità rappresenta il pilastro della dieta mediterranea, tanto che Slow Food ha adottato l’olio extravergine d’oliva quale alimento cardine per la propria missione tesa alla disponibilità di un cibo “buono, pulito e giusto” per tutti”.
Ha dichiarato Pio Cavallo, presidente di Pruvas: “Aprire le porte dello stabilimento per condividere un progetto: questo il desiderio di Pruvas che ha incontrato la professionalità di Slow Food e l’entusiasmo dei numerosi partecipanti al laboratorio sull’olio extravergine.
Il risultato è stato una piacevolissima mattinata, durante la quale è stato possibile approfondire i sessant’anni di storia e conoscere i suggestivi locali della cooperativa grottagliese.
I visitatori, affascinati dalla visita al frantoio in funzione, dove hanno potuto assistere in diretta alla produzione, sono stati, poi, definitivamente conquistati dalla degustazione dell’olio extravergine Pruvas, prodotto di altissimo livello, conosciuto e molto apprezzato dal mercato locale, che, ormai, si sta affacciando anche a scenari internazionali, soprattutto nella versione bio, su cui l’azienda sta puntando molte energie.
Un’esperienza che ha arricchito tutti.
Chi ha ospitato ha potuto piacevolmente condividere la propria storia, i progetti, le fasi lavorative, i prodotti; chi vi ha partecipato ha ricevuto stimoli a 360 gradi, innanzitutto sensoriali, conoscendo suoni, profumi, sapori che rimarranno impressi a lungo nella memoria”.