L’Associazione Salam inaugura una sede in Gambia
Avviati diversi progetti di cooperazione internazionale in collaborazione con l’Associazione MIDSA
E’ stata inaugurata la nuova sede dell’Associazione Salam lo scorso venerdì, 10 novembre, a Brusubi, in Gambia. L’Associazione che opera da Luglio 2017 nel Paese dell’Africa occidentale, ha ospitato per l’occasione una cinquantina di esponenti governativi, associazioni locali e oltre 150 gambiani che in questi mesi sono stati vicini ai cooperanti Salam, Maddalena Galeone e Gianluca Imperio.
In particolare la loro attenzione si è concentrata soprattutto sull’area di Baddibu, una regione situata nel cuore del Paese. “Qui” – racconta Maddalena Galeone “ci siamo imbattuti nel Preside della Scuola dell’Infanzia di uno dei due villaggi che ci ha descritto tutte le criticità dell’istituto scolastico”.
Dopo diversi incontri è stata redatta una proposta progettuale per la ristrutturazione della Scuola, ed in particolare delle mura di cinta compromesse a causa dell’alluvione dello scorso agosto.
Le mura di cinta oltre ad avere funzioni di sicurezza e controllo servono anche a proteggere dalle incursioni di animali selvatici, gli orti che vengono utilizzati dalla scuola per la coltivazione delle verdure impiegate dal servizio di refezione scolastica.
L’Associazione Salam provvederà a finanziare il progetto di ristrutturazione di questa scuola così come quella di un altro istituto comprensivo (infanzia e primaria) che si trova nel villaggio di Ghana Town. Il tetto della scuola versa in condizioni di totale abbandono: “realizzato con lamiere di alluminio rendono le classi caldissime d’estate, e durante la stagione delle piogge causano allagamenti delle aule, presentando in diversi punti buchi e parti mancanti” fa sapere invece Gianluca Imperio.
L’Associazione Salam provvederà, in collaborazione con il MIDSA (Millenium Development Support Association) oltre alla ristrutturazione del tetto della scuola, anche all’acquisto del materiale didattico, di una fotocopiatrice, di un frigorifero per lo stoccaggio di bevande e acqua, e di cento banchi: una parte di questi andrà a sostituire quelli usurati, ed un’altra parte a garantire il giusto rapporto alunni/banco (al momento un banco di 4 posti, viene condiviso da 9, 10 bambini).
Oltre a finanziare queste spese, Salam si occuperà inoltre di erogare un piccolo contributo alle insegnanti della scuola dell’infanzia come integrazione al loro misero salario. Il tetto inoltre fanno sapere i cooperanti sarà restaurato da sei giovani gambiani nell’ambito di un progetto più ampio che prevede un percorso formativo e lavorativo. Il progetto in questione fa parte di un’altra mission dell’Associazione: offrire un’occasione lavorativa ed un’opportunità formativa ai giovani gambiani sui temi della cittadinanza attiva, della partecipazione alla crescita culturale e sociale del loro Paese, della legalità.
Il progetto, della durata di un anno, intitolato “Social and Economic Development for Gambian Youth”, in collaborazione con il MIDSA partner da luglio 2017, prevede sostanzialmente le seguenti azioni: un corso di formazione per 30 giovani gambiani di circa tre mesi mirato all’acquisizione di competenze specifiche col fine di dotarli di un bagaglio culturale e conoscitivo spendibile nel mondo del lavoro; una campagna informativa di sensibilizzazione rivolta a 100 ragazzi su differenti temi tra cui la pericolosità delle sostanze stupefacenti ed alcoliche; la promozione della pace e la risoluzione dei conflitti; la promozione dell’educazione e dello sviluppo delle competenze all’interno del Gambia, da accrescere e rafforzare per il proprio Paese come valida alternativa ad un’immigrazione spesso dai risvolti drammatici.
Tra gli altri obiettivi perseguiti dall’Associazione Salam e raggiunti, c’è anche quella dell’autorizzazione da parte del Governo Gambiano ad operare nel Paese, come organizzazione iscritta all’albo delle associazioni riconosciute. Non di minore importanza è stato il lavoro svolto soprattutto dai due cooperanti alla ricerca di progetti e di richieste di aiuto da parte delle diverse comunità incontrate: oltre venti per cui Salam si propone di essere valido punto di riferimento, un supporto costante e presente in uno Stato che, dopo 22 anni di dittatura, sta compiendo i primi importanti passi di libertà e democrazia.
I NOMI: Presenti all’inaugurazione esponenti governativi quali gli onorevoli Usupha Cham, on. Saibou Drammeh (che fa anche parte dell’ambasciata spagnola), onn. Sanneh Buba e Fatty dell’Ufficio Protocollo di Stato del Presidente, on. Mamadi Manneh, ed ancora Abdulie Jallow (delegato del Ministro delle finanze), ed i sindaci: Fatou Drammeh, Sunkary Said Khan, Isatou Sesay, Buba Jattah (sindaco di 12 villaggi) il vicesindaco Malangding Jattah, Sajar Jarju dell’ambasciata Arabia Saudita.