TARANTO. Settore Servizi, i diplomati del Cabrini al primo posto per occupazione

TARANTO. Settore Servizi, i diplomati del Cabrini al primo posto per occupazione

L’IPS “F.S. Cabrini” è l’istituto professionale statale in un raggio di 10 chilometri da Taranto, che nel Settore Servizi è al primo posto per l’occupazione dei suoi diplomati che risulta al 25,62 % in un  lavoro coerente col titolo di studio per il 59, 52 % degli occupati

La fonte è quella della Fondazione Agnelli di Torino, reperibile in rete all’indirizzo www.eduscopio.itA tal proposito è utile ricordare che l’istituto Cabrini offre la scelta di ben cinque indirizzi di studio, al passo coi tempi: cine-tv, commerciale, turistico, grafico pubblicitario e chimico-biologico (http://www.cabrinitaranto.gov.it/) .

Nella ricerca fatta dall’ente torinese, segue l’istituto professionale statale “Liside” e infine l’istituto non statale “Sant’Apollonia”.

L’idea di fondo del progetto di ricerca dati eduscopio.it della Fondazione Agnelli, è quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria, i risultati universitari e lavorativi dei diplomati, per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono.

Per farlo eduscopio.it si avvale dei dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi, ma allo stesso tempo comprensibili a tutti, che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati.

Per coloro che non proseguono gli studi e preferiscono entrare rapidamente nel mondo del lavoro, eduscopio.it verifica se hanno trovato un’occupazione, quanto rapidamente hanno ottenuto un contratto di durata significativa, se il lavoro ottenuto è coerente con gli studi compiuti o se invece è un lavoro qualsiasi.

Infatti, la missione principale degli istituti tecnici e professionali è proprio quella di fornire competenze adeguate e immediatamente spendibili in termini lavorativi, curando in particolare la delicata fase di avvicinamento e ingresso al mondo del lavoro, nella transizione scuola-lavoro.

Gli indicatori di eduscopio.it rivelano quali scuole assolvono molto bene a questa missione e quali, invece, accusano ritardi.

In definitiva, eduscopio.it offre informazioni e dati comparabili che siano utili agli studenti che terminano le scuole medie e alle loro famiglie di modo che, una volta scelto l’indirizzo di scuola secondaria superiore, possano individuare quali istituti nella propria area di residenza soddisfino meglio le proprie aspettative di apprendimento.

Non solo, ma i dati servono alle scuole stesse, di modo che siano maggiormente responsabilizzate rispetto a due fondamentali missioni formative, la preparazione e l’orientamento agli studi universitari e al lavoro, e possano finalmente conoscere gli esiti dei loro sforzi.

Si tratta di informazioni che oggi si riescono a ottenere con difficoltà e quasi sempre in modo parziale e poco intuitivo, mentre possono dare spunti per riflettere sulla bontà dei propri sistemi di formazione e orientamento in uscita.

Al fine di garantire confronti appropriati e in grado di fornire informazioni rilevanti e utili alle scelte delle famiglie e all’autovalutazione degli istituti, eduscopio.it consente una comparazione diretta solo tra scuole dello stesso tipo (poiché a seconda dell’offerta formativa gli indirizzi di studio attraggono studenti con caratteristiche e potenzialità diverse in partenza) e tra scuole localizzate in territori relativamente circoscritti, poiché i confronti hanno senso solo a parità di condizioni di sviluppo economico e sociale dell’area di riferimento.

Nella pagina relativa all’istituto Cabrini si legge che 60 è il numero medio di diplomati per anno, che l’indice di occupazione di questi è circa del 26 %, con 280 giorni di attesa per il 1° contratto significativo.

Dei diplomati il 23 % sono stati occupati, nel senso che hanno lavorato meno di 6 mesi in 2 anni. Il 21 % sono sottoccupati avendo lavorato meno di 6 mesi in 2 anni. Il 2 %, lavora e studia all’università, mentre il 9 % studia solo. Infine il 45 %, ma questo è un dato alto purtroppo in tutta Italia, è costituito da disoccupati, o neet, o espatriati o sottoposti ad  altra formazione.

La ricerca che riguarda sempre i diplomati del Cabrini, esamina anche il contratto di lavoro dopo 2 anni. Alla Fondazione Agnelli che si avvale della collaborazione del CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica utilità) dell’Università Milano Bicocca, risulta a tal proposito, come leggiamo dal sito internet,  che il 21,1 % ha contratto permanente a tempo indeterminato, il 73,7 % a tempo determinato e il 5,3 % ha un contratto di apprendistato.

Infine, l’ultimo dato già riferito, è quello riportato relativo tra tipo di diploma  e lavoro trovato. Sempre dopo 2 anni, risulta che ben il 60 % circa (59,52 %) dei diplomati occupati del Cabrini trova un lavoro coerente con il diploma conseguito.

E questo è un dato importante perché ci riferisce della grande soddisfazione che i diplomati di questa fascia e i loro relativi docenti, ricevono nel vedere i loro impegni, premiati.

Vito Piepoli

 

 

viv@voce

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