GROTTAGLIE. Regolamento beni comuni, via libera da parte del Consiglio comunale

GROTTAGLIE. Regolamento beni comuni, via libera da parte del Consiglio comunale

Nota stampa congiunta di Vincenzo Quaranta, vicesindaco, Giovanni Blasi, assessore all’Urbanistica con delega ai Beni comuni e di Elisabetta Dubla, assessore alla Cultura con delega alla Partecipazione

Quasi un anno di confronto, un grande lavoro svolto in prima commissione consiliare, tanti incontri con le associazioni e i cittadini e infine il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione e la rigenerazione in forma condivisa dei beni comuni urbani è giunto, nella seduta del 20 novembre, in aula per essere approvato dal Consiglio comunale, che l’ha votato all’unanimità.

Il Regolamento disciplina ufficialmente le numerose esperienze positive già condotte a Grottaglie e semplifica i rapporti tra cittadini attivi e amministrazione, con l’introduzione del Patto di Collaborazione. Con questo nuovo strumento i cittadini possono stringere con l’amministrazione accordi per la realizzazione di azioni di cura e gestione di beni comuni urbani, stabilendo insieme le modalità di progettazione, di gestione e di monitoraggio degli interventi.

 

Sono oltre 200 i comuni italiani che hanno adottato il regolamento, basandosi sul testo base elaborato dal laboratorio per la sussidiarietà Labsus. Il laboratorio ha un obiettivo ben preciso, fondato su una certezza. La certezza è che le persone sono portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità e che è possibile che queste capacità siano messe a disposizione della comunità per contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi d’interesse generale. Questa certezza ha trovato conferma nella legge di revisione costituzionale che nel 2001 ha introdotto nella Costituzione il principio di sussidiarietà orizzontale, con questa formulazione: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà” (art. 118, ultimo comma). La nuova norma, riconoscendo che i cittadini sono in grado di attivarsi autonomamente nell’interesse generale e disponendo che le istituzioni debbano sostenerne gli sforzi in tal senso, conferma appunto sia che le persone hanno delle capacità, sia che possono essere disposte ad utilizzare queste capacità per risolvere non solo i propri problemi individuali, ma anche quelli che riguardano la collettività.

“Un lavoro di squadra che ha coinvolto tre assessorati e che porterà i cittadini a liberare quell’entusiasmo, senso civico e appartenenza al territorio già presente in molti, ma in maniera programmata, utile e soprattutto condivisa e trasparente. Un ringraziamento per il lavoro svolto dalla prima commissione consiliare ma anche alle associazioni, ai cittadini, agli uffici che hanno collaborato alla redazione del regolamento. Un particolare ringraziamento alla rete dei Beni Comuni e al segretario, Umberto Castaldo che in questi mesi ha evidenziato, nei vari incontri pubblici e in commissione consiliare, le finalità dell’azione della rete e i vantaggi e le opportunità offerte dal regolamento”.

 

 

 

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