SAVA. Arturo De Cataldo: “Bollette Tari gonfiate”
Dal capogruppo di Forza Italia, riceviamo e volentieri pubblichiamo
“Dopo quasi due mesi, finalmente il sindaco IAIA rompe il silenzio e con un post su facebook ammette che il Comune di Sava ha sbagliato a calcolare una quota della Tari chiedendo e incassando da alcuni contribuenti somme non dovute.
Il dettaglio della “vicenda TARI” esposta chiaramente dal dott. Giulio Rossetti, riguarda i rimborsi della Tari illegittima su garage, cantine e altre pertinenze, già certificata dal dipartimento Finanze e da autorevoli dichiarazioni di sindaci, come Sala per Milano, che hanno già annunciato addirittura la possibilità di rimborsi automatici.
Se per avere un post su facebook dal sindaco Iaia abbiamo dovuto preparare un manifesto pubblico dei gruppi di opposizione sul “rimborso tari” non oso immaginare quale azione toccherà mettere in campo per arrivare ai rimborsi.
Adesso dopo che è stato rotto il muro del silenzio, chiediamo chiarezza, non è chiaro se c’è la volontà di rimborsare.
Adotterei un atteggiamento più chiaro e trasparente anche per evitare centinaia o migliaia di contenziosi sul rimborso.
Quindi, bene i post su facebook, ma non solo, servono delibere comunali e provvedimenti amministrativi.
Non prendiamo in giro i cittadini, perché se non viene revocato il regolamento comunale con il quale si sono adottati i criteri sbagliati, è chiaro che il rimborso automatico, come qualcuno già promette, non potrà mai avvenire.
Per il finanziamento della vicenda TARI bisogna anche considerare che il costo del servizio avviene secondo il principio della copertura integrale dei costi, quindi se qualcuno ha pagato di più ci sono altri che hanno pagato di meno, ma anche per questo, una volta riconosciuto l’errore di calcolo operato dal Comune ai danni del contribuente, Vogliamo trasparenza sul servizio e sui servizi finanziati con il gettito TARI.
Non si pensi di affrontare la vicenda Tari con aumenti dei prossimi anni per finanziare i rimborsi degli errori passati, si potrebbe invece pensare e lavorare su conguagli per pareggiare.
Per richiamare il manifesto, rivelatosi utile per svegliare il sindaco sulla vicenda TARI, certamente non mi aspetto un rimborso entro Natale, ma credo che ci si possa legittimamente attendere di conoscere l’importo e il numero totale dei contribuenti che hanno pagato somme non dovute, tutti dati di cui dispone il Comune, e soprattutto conoscere con chiarezza se c’è la volontà di rimborsare, quest’ultimo anche solo su facebook”.