Grottaglie. “LETTERA APERTA SULL’ESCLUSIONE DELL’AREA JONICA DAL PERCORSO DEGLI ITINERARI CULTURALI DEL CONSIGLIO D’EUROPA DA PARTE DELLA GIUNTA REGIONALE”
Di Francesco Donatelli, Consigliere comunale di Grottaglie, già Vicepresidente del Gal Colline Joniche indirizzata all’Assessore Michele Mazzarano e ai Consiglieri della Regione Puglia, Circoscrizione di Taranto, Donato Pentassuglia, Mino Borraccino, Gianni Liviano, Beppe Turco, Marco Galante, Francesca Franzoso, Luigi Morgante, Renato Perrini
E’ grave aver escluso Taranto e l’area jonica dal percorso degli “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa” così come deliberato dalla Giunta Regionale pugliese. E’ ancora più grave che la Giunta non abbia tenuto conto della mozione, presentata dal consigliere regionale Gianni Liviano, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale il 25 ottobre scorso con la quale si chiedeva di inserire l’area jonica negli Itinerari.
Ancora una volta Taranto viene esclusa dalle dinamiche di sviluppo che si possono creare dalla valorizzazione del patrimonio culturale, storico e religioso presenti sul territorio jonico e che possono generare circuiti turistici di elevata qualità.
Con questa scelta, inoltre, si vanifica il grande e proficuo lavoro portato avanti in questi anni dal Gal Colline Joniche volto al riconoscimento del territorio tarantino all’interno della Via Francigena del Sud partendo dall’autorevole supporto storico-scientifico del professore Roberto Caprara, archeologo e storico dell’architettura rupestre, con la realizzazione di un volume e di una mostra itinerante dal titolo “Le vie verdi dei pellegrini”.
Un lavoro che aveva l’obiettivo del riconoscimento ufficiale del percorso che da Canterbury conduceva i pellegrini a Roma e da qui, passando per l’antica Via Appia, ai porti pugliesi da cui salpavano le navi per la Terra Santa.
Infatti il Gal Colline Joniche:
- nel 2012 aveva sottoscritto un Progetto di Cooperazione Interterritoriale denominato “Cammini d’Europa: Rete Europea di Storia, Cultura e Turismo” finalizzato alla valorizzazione dei territori rurali attraversati dai Cammini di Santiago e dalle Vie Francigene a cui aderivano 16 Gruppi di Azione Locale (6 dei quali Gal pugliesi) di quattro Regioni,;
- nel 2014, unico Gal in Europa, ha aderito all’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF);
- ha partecipato agli “Stati Generali delle Vie Francigene nel Sud” tenutesi a Bari per arrivare al riconoscimento, da parte del Consiglio d’Europa, della Via Francigena nel Sud “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” avvenuto, nel 2015, con l’approvazione a Roma da parte dell’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) del Dossier scientifico di Candidatura.
Uno straordinario lavoro collegiale, che si inseriva nel percorso della Green Road, frutto del coinvolgimento delle amministrazioni locali, delle numerose associazioni che operano sul territorio, privilegiando le tematiche di integrazione sociale, del movimento lento, nel totale rispetto dei luoghi e della natura. Insomma si stava per cogliere i frutti di questo straordinario lavoro sostenuto dalla mozione approvata dal Consiglio, ma ignorato dalla Giunta regionale.
E’ davvero mortificante assistere, ancora una volta, alla ingiustificata esclusione di questo territorio dalla possibilità di accedere ai programmati finanziamenti comunitari anche attraverso le dinamiche legate al turismo culturale e religioso.
Per questo ci si attende dai rappresentanti tarantini alla Regione Puglia un doveroso atto, anche di coerenza con quanto deliberato dal Consiglio regionale, che risarcisca l’intera comunità di un territorio pesantemente penalizzato per le questioni connesse all’inquinamento ambientale e alla grave crisi occupazionale nonostante le grandissime potenzialità di sviluppo presenti nell’area jonica legate alla Green Economy e al turismo sostenibile.