TARANTO. ITES Pitagora Polo Commerciale. Teatro “Emanuele Basile”. Presentazione del libro “Il sorriso del pagliaccio triste”, incontro con l’autore Cesare Paradiso
Sabato 17 febbraio 2018, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, si terrà l’incontro finalizzato a favorire la riflessione degli studenti sui valori irrinunciabili di cittadinanza
Un libro per parlare di cittadinanza attiva con il professore Cesare Paradiso, esperto di diritto civile e di famiglia.
Protagonista del romanzo una famiglia italiana, attraverso 50 anni di storia, raccontati dall’autore che ripercorre le vicende degli anni della guerra fredda.
In linea con gli obiettivi di processo previsti dal piano di miglioramento dell’Istituto, gli studenti del Pitagora saranno coinvolti in un laboratorio di lettura alla presenza dell’autore, docente di Scienze Giuridiche ed Economiche della scuola. Il suo impegno nella scrittura, narrativa e saggistica, risale al 2008, mescolando in maniera originale tematiche storico-sociali significative.
“La scuola ha il compito di valorizzare il talento dei propri studenti e anche dei docenti – sottolinea il Dirigente Scolastico Nadia Bonucci – e in questa prospettiva ha inteso promuovere la presentazione del libro di Cesare Paradiso che insegna nel nostro Istituto da quasi trent’anni con grande professionalità”.
La prof.ssa Angela Vinci guiderà gli studenti attraverso i contenuti del testo e animerà il dibattito delle varie tematiche emerse.
E’ l’anno 1950. Luciano Napoli ed Eugenia Gentili, giovani insegnanti «risoluti e molto cristiani», si sposano in una chiesetta di campagna ancora piena di crepe di guerra. Saranno separati solo dalla morte, proprio come aveva detto il prete. Ma non sarà una passeggiata.
Il romanzo accompagna la storia della famiglia Napoli, la sua avventurosa normalità: ideali e delusioni, amori e disamori nel volgere della vita e nel susseguirsi delle generazioni. Sullo sfondo la Storia, quella con la maiuscola: il cinema, la musica, la letteratura, lo sport, la politica che intanto sbiadisce irrimediabilmente.
A raccontare il dipanarsi della commedia umana e del palcoscenico che le fa da fondale si alternano la voce del narratore e il dialogo retrospettivo tra nonna Eugenia e la sua nipote omonima.
Occhieggia, di tanto in tanto, il pagliaccio triste, una stampa che finisce con l’essere presente nelle case di tutti i componenti della famiglia. La storia si chiude nel 2000, all’alba di un nuovo secolo già pieno di tic e di parole d’ordine e che si annuncia chiassoso e anche «un pò cialtrone».